Presidente di una società sportiva e assessore, Fontana: “Le mie deleghe assessorili non sono sportive”
Enrico Fontana, assessore a Territorio, Ambiente e SUAP di Nerviano, respinge al mittente le accuse mosse nei giorni scorsi dalla sezione cittadina della Lega
«Le deleghe assessorili a me affidate non sono quelle sportive». Enrico Fontana, assessore a Territorio, Ambiente e SUAP di Nerviano e presidente dell’U.S. Nervianese 1919, respinge al mittente le accuse mosse nei giorni scorsi dalla sezione cittadina della Lega, che – sulla scia di quanto aveva già fatto negli anni scorsi per il “doppio ruolo” di delegato ad un progetto dedicato allo sport e dirigente di una società sportiva di Nerviano era stato l’allora consigliere comunale Francesco Pompa – aveva stigmatizzato l’«inopportunità» della doppia carica».
Affermazioni, quelle della Lega, che riconoscono «la legittimità del mio ruolo, avvalorato dal fatto che le deleghe assessorili a me affidate non sono quelle sportive – sottolinea l’assessore -. Non condivido il concetto di “inopportunità” che di fatto è un elemento di carattere soggettivo. Pur non condividendo questa opinione, credo che avere punti di vista differenti stia alla base di ogni rapporto interpersonale e quindi anche alla base del contesto politico e democratico».
«La pubblica amministrazione, fatto ben noto al circolo della Lega, si basa sulla trasparenza degli atti che sono accessibili a tutti coloro che ne facciano richiesta – aggiunge Fontana -: un elemento di massima garanzia per la collettività. In questo contesto di “trasparenza”, ogni associazione, per maturare il diritto ad essere iscritta al registro comunale, è tenuta a fornire la documentazione societaria prevista e i propri riferimenti. Non è una stranezza indicare il nome del “referente” perché è la persona delegata dalla società ai rapporti con i terzi. Nel pieno rispetto di tutte le associazioni che operano sul territorio, la società ciclistica trasmette al protocollo tutte le informazioni per essere riconosciuta nel registro apposito, così come la procura assegnata al vicepresidente. Questo atto è una procedura riconosciuta dalle norme in materia e legittima, prevista dallo statuto della società che è redatto secondo la normativa sportiva. Il documento dimostra concretamente la mia personale volontà nel delegare funzioni operative e di coordinamento del consiglio direttivo , organo esecutivo della società, alla figura del vicepresidente».
Non solo. L’assessore mette anche i puntini sulle i rispetto ai contributi che l’U.S. Nervianese 1919 riceve dal Comune e sulla sede al centro sportivo Re Cecconi. «La realtà associazionistica nervianese, basata sul volontariato, da sempre svolge una funzione importante nel contesto sociale, culturale e sportivo locale – ribadisce l’assessore -. Il sostegno dell’amministrazione comunale, da sempre, verso le associazioni si traduce con contributi a sostegno delle attività proposte, oppure nel concedere spazi pubblici come sale civiche, palestre, centri sportivi, a tariffe calmierate. La società ciclistica ha da sempre ricevuto un contributo da parte delle amministrazioni comunali per l’organizzazione della Coppa Caduti Nervianesi: una “tradizione sportiva” nervianese di rilevanza nazionale. Dal 2021, grazie al sostegno dell’amministrazione guidata dalla Lega, il contributo si è assestato a 8mila euro giustificati dall’elevato costo organizzativo di una gara nazionale e dal fatto di costituire un importante evento collaterale alle celebrazioni del 25 aprile. L’assegnazione di una sede operativa, come per tante altre associazioni, è regolamentata da un contratto registrato che prevede il pagamento non solo di 500 euro per le utenze gas e acqua, ma anche il riaddebito dell’energia elettrica oltre che delle spese di manutenzione, sempre a carico dell’utilizzatore».
«Il mio impegno quotidiano – conclude Fontana – è quello di mettermi al servizio della comunità nervianese, lavorando nella massima trasparenza per le deleghe a me affidate e nel rispetto della cittadinanza. Agli amici della Lega, proporrei di convertire il loro interesse al mondo associazionistico nervianese, anche in qualcosa di più costruttivo: magari un tavolo di lavoro da implementare anche grazie al loro supporto, finalizzato a dimostrare come il ruolo politico possa stimolare le giovani generazioni nervianesi a far parte del contesto associativo e del volontariato, creando così i presupposti per un fisiologico ricambio generazionale».
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