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La protesta dei trattori è arrivata in Regione Lombardia

Questa mattina, 29 gennaio, i trattori parcheggiati del Magentino, Castanese e Alto Milanese hanno acceso i motori e si sono uniti ai mezzi del resto della Lombardia per farsi sentire dalla popolazione e dalle Istituzioni

Lo avevano promesso. Gli agricoltori del territorio, in presidio dal 28 gennaio, hanno raggiunto in corteo Regione Lombardia per fare sentire a suon di clacson le loro richieste. Come già spiegato a Ossona da Sandro Passerini e Marco Poma, referenti per la zona del Magentino, Castanese e Alto Milanese, la categoria, esasperata da costi di produzione sempre più alti e dalla concorrenza sleale non regolamentata dall’Europa, chiede lo stato di crisi. Questa mattina, 29 gennaio, i trattori parcheggiati a Ossona hanno acceso i motori e si sono uniti ai mezzi del resto della Lombardia per farsi sentire dalla popolazione e dalle Istituzioni.

«Oggi parlare di stato di crisi è un atto di responsabilità – è stato detto durante la conferenza stampa dal Consiglio Unitario Mobilitazione 2025 -. L’importazione sleale che subiamo non ha il principio di reciprocità. Se non si interviene subito le aziende cerealicole zootecniche sono destinati a chiudere. Come agricoltori non abbiamo potere di acquisto e nemmeno potere di vendita. Noi non vogliamo chiudere, vogliamo continuare a portare il vero Made in Italy sulle tavole degli Italiani. Ma  non possiamo andare avanti a lavorare in perdita».

Torna anche nell’Alto Milanese la protesta dei trattori : “Costi troppo alti, chiediamo lo stato di crisi”

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Gennaio 2025
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