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A Rescaldina Comune e scuola materna ancora al tavolo per il futuro dell’immobile di via Asilo

Nella prima metà di gennaio l'amministrazione è tornata ad incontrare il consiglio di amministrazione e il legale della scuola per discutere della validità del contratto di locazione presentato dalla Don Arioli a settembre 2024

Asilo Nido generica

Comune e scuola materna Don Arioli ancora al tavolo per valutare il futuro dell’immobile tra via Asilo e via Rusconi a Rescalda che ospita il plesso scolastico. Dopo l’inserimento dell’edificio tra quelli “in vendita” nel piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari approvato a dicembre dal consiglio comunale, nella prima metà di gennaio l’amministrazione è tornata ad incontrare il consiglio di amministrazione e il legale della scuola per discutere della validità del contratto di locazione presentato dalla Don Arioli a settembre 2024.

Contratto che rappresenta solo l’ultimo atto di una “querelle” iniziata anni fa, che ha visto contrapporsi da un lato la richiesta di Piazza Chiesa di un aumento del canone di locazione, con l’amministrazione che a fronte di una valutazione dell’Agenzia delle Entrate che lo stima a 35mila euro ne ha chiesti alla scuola 15mila, e dall’altro la richiesta della scuola di continuare ad occupare l’edificio a titolo gratuito o comunque con costi decisamente inferiori a quelli prospettati.

«C’è stata una comunione di intenti nell’accantonare, per ora, la via legale – spiega il sindaco Gilles Ielo, che parla di «un incontro proficuo che lascia ben sperare per una possibile conclusione positiva» – e si è quindi concordato di procedere per determinare le possibili condizioni di un accordo per la sottoscrizione di una nuova convenzione, senza più considerare un contratto di locazione, che introduca, oltre la revisione dell’importo del canone di locazione, come da noi richiesto, una serie di condizioni che consentano loro di rendere più sostenibile l’adeguamento, intervenendo magari – sarà allo studio e oggetto di prossimo confronto, soprattutto con gli Uffici – su tematiche quali assistenza didattica, manutenzioni, servizi resi».

Mentre il futuro rimane ancora da scrivere, il centrodestra torna a ribadire che «questa realtà va salvaguardata» e che è «preciso dovere delle istituzioni sostenerla e supportarla con convinzione. «Quando parliamo di questa scuola, a cui siamo tutti molto affezionati per il servizio che ha reso da decenni a intere generazioni, dovremmo parlare di “fiore all’occhiello” per la nostra comunità o di opportunità, ma ormai da anni siamo costretti a parlare di “problema” in quanto i componenti dell’attuale e della precedente amministrazione di Vivere Rescaldina non perdono occasione per compiere scelte che – ahimè – vanno nella direzione della chiusura – sottolineano da Cambia Rescaldina -. Diversi segnali negli anni hanno confermato l’esistenza di un disegno di questa natura che culmina con la richiesta di un canone di affitto – un tempo “simbolico”– oggi rivisto e decuplicato e assolutamente insostenibile per un’istituzione che non persegue fine di lucro, per la quale, non avendo altre entrate, costi così elevati significherebbe inevitabilmente la chiusura».

«La indubbia qualità dell’insegnamento, confermata anche dai dati oggettivi delle iscrizioni che nonostante la contrazione delle nascite, non hanno subito flessioni, l’innegabile valore di una realtà tanto radicata sul territorio, apprezzata e ricercata, sicuramente anche per i valori cristiani che la ispirano, ma che comunque è sempre stata al servizio di tutti e ha sempre accolto tutti, impone una domanda – prosegue il centrodestra -: perché l’amministrazione targata Vivere Rescaldina vuole smantellare la scuola materna “Don Antonio Arioli” di Rescalda? Le forze politiche di centrodestra e la lista Cambiare Rescaldina che le rappresenta in consiglio comunale ha sempre sostenuto, e continuerà a farlo, il valore rappresentato dalla presenza sul nostro territorio di una scuola paritaria, capace di offrire alla cittadinanza un servizio educativo di eccellenza oltre che, in una logica di sussidiarietà, operare a vantaggio di tutta la collettività».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Gennaio 2025
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