Volano ancora gli stracci a Nerviano, Scossa Civica: “Ma quali difficoltà relazionali, noi messi da parte e scavalcati”
La civica non ha gradito la ricostruzione della prima cittadina, che all'indomani del forfait del gruppo politico aveva parlato di «difficoltà relazionali che si sono rivelate insostenibili per il lavoro di squadra»
Volano ancora gli stracci a Nerviano tra la sindaca Daniela Colombo e Scossa Civica, fino alla scorsa settimana una delle tre liste civiche di maggioranza, che a seguito delle dimissioni di Marco Bina ha deciso di lasciare a tutti gli effetti l’amministrazione guidata da Colombo, scrivendo la parola fine in calce a mesi di malumori e spaccature interne che avevano già portato la maggioranza a perdere un seggio in consiglio comunale e dopo il consiglio comunale di giovedì 16 gennaio gliene costeranno ufficialmente un altro.
La civica, infatti, non ha gradito – ed è un eufemismo – la ricostruzione della prima cittadina, che all’indomani del forfait del gruppo politico aveva parlato di «difficoltà relazionali che si sono rivelate insostenibili per il lavoro di squadra e per il rispetto dei ruoli istituzionali» e di «atteggiamenti pretestuosi e a dinamiche volte non a costruire ma a destabilizzare», oltre a richiamare la necessità di «distinguere tra la sfera personale e quella pubblica quando si assume una carica istituzionale» e a sottolineare che «il ruolo del consigliere comunale impone di guardare oltre gli interessi individuali superando dinamiche che potrebbero offuscare la chiarezza del proprio giudizio».
«La decisione di uscire dal consiglio comunale non è dipesa da presunte difficoltà relazionali ma semplicemente dall’esigenza rimasta senza riscontro di partecipare alle scelte politiche in qualità di compagine facente parte della coalizione – ribattono da Scossa Civica -. Non capiamo a cosa la sindaca si riferisca con la frase “atteggiamenti pretestuosi e dinamiche volte non a costruire ma a destabilizzare”, visto che sono stati i componenti di Scossa ad essere messi da parte e sistematicamente scavalcati in nome del rispetto di presunti ruoli istituzionali, invocati piuttosto per nascondere scelte autocratiche, al limite del dispotico. Frase peraltro mistificante della realtà, che ha visto Scossa Civica sempre presente e leale, in un rapporto però privo di reciprocità».
«In una sana relazione all’interno di una coalizione è assolutamente normale che esistano anche visioni divergenti sull’amministrazione pubblica, che portino a confronti costruttivi ed a soluzioni condivise – aggiungono dalla civica -. Questo purtroppo è venuto totalmente a mancare: nessuno ha mischiato amicizia con buon governo, nessuno ha mai confuso la sfera personale con quella pubblica, nessuno ha mai messo i propri interessi personali davanti all’esecuzione del programma elettorale, accusa gravissima. A tal proposito va ricordato semmai, quanto successo paradossalmente in occasione della delega tolta all’assessore di Scossa Civica e al successivo allontanamento dalla giunta, quando ciò nonostante i nostri consiglieri hanno mostrato volontà, impegno e spirito collaborativo».
«Crediamo che chi ha generato questa slavina istituzionale debba prendersi la totale responsabilità di non essere stata in grado di lavorare in squadra rispettando le diverse opinioni e di non aver adeguatamente condiviso la strategia amministrativa, oltre a non aver tenuto in debito conto competenza e spessore dei nostri rappresentanti che avrebbe potuto dare un valore aggiunto per la gestione comunale. Non ultimo, per aver creato un totale disallineamento interno, che nostro malgrado ci ha portato – e non solo noi… – ad allontanarci, anche nel rispetto del mandato che ci è stato consegnato dai nostri elettori, che ormai non si riconoscevano in questo modo disinvoltamente “manageriale” di fare politica».
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