Cadavere nei boschi tra Vanzago e Pogliano: inquirenti vicini all’identificazione, si attende l’autopsia
L'identità dell'uomo trovato morto il giorno di Santo Stefano è riconducibile a quella di un 32enne ritenuto un personaggio di spicco nello spaccio di droga della zona
L’identità dell’uomo trovato morto il 26 dicembre in una zona boschiva tra Pogliano Milanese, Arluno e Vanzago è riconducibile a quella di Anas Khouja, un 32enne di origine marocchina ritenuto un personaggio di spicco nello spaccio di droga della zona. La conferma però arriverà solo con l’esito dell’autopsia che sarà effettuata nei prossimi giorni. Il 32enne in questione era già stato fermato un anno e mezzo fa dai carabinieri del Nucleo Radiomobile. Già allora, un decreto di fermo della Procura di Varese lo descriveva come una figura di rilievo nel traffico di droga tra Milano e Varese, considerato un importante intermediario nel mercato al dettaglio di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato trovato riverso a terra, vicino a Cascina Poglianasca, con una brutta ferita alla testa e senza documenti. Ad indagare i carabinieri della Compagnia di Legnano e del Gruppo di Rho, sotto la guida del pm Paolo Storari.
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