Consumo di suolo, in un anno nel Legnanese 12 ettari di cemento in più
In base al report 2024 del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente sul consumo di suolo, solo a Villa Cortese non c'è stato incremento netto nel consumo di suolo
Dodici ettari di cemento in più in un anno nel Legnanese, dove il consumo di suolo nel 2023 è arrivato ad un totale di oltre 4.102 ettari. È questa l’estrema sintesi del quadro del Legnanese che emerge dall’edizione 2024 del rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente su “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, i cui dati mettono nero su bianco che, come ormai da anni, San Giorgio su Legnano è il comune del territorio dove più ettari di terreno sono stati “coperti” in modo artificiale mentre Dairago si conferma il paese più “virtuoso” sotto questo profilo.
I dati del Legnanese parlano di numeri in rialzo persino rispetto alla media della Città Metropolitana, che si attesta su una percentuale del 32% di suolo consumato, superata in Italia solo da quelle registrate nelle province di Monza e Brianza (41%) e Napoli (35%) . Su 50.275 ettari di suolo consumati a Milano e hinterland (124 ettari in più solo nel 2022), 4.102,89 si trovano nel Legnanese: la “maglia nera” è San Giorgio su Legnano, dove il consumo di suolo è arrivato al 62,52% della superficie amministrativa del comune, ma superano la media provinciale anche Legnano (56,5%), Canegrate (48,11%), San Vittore Olona (47,44%), Rescaldina (45,21%), Villa Cortese (44,69%), Parabiago (42,71%), Cerro Maggiore (39,98%) e Nerviano (36,2); rimangono al di sotto della media di Palazzo Isimbardi, invece, i numeri di Busto Garolfo (29,27%) e Dairago (26,54%).
Se anziché gli ettari consumati rispetto alla superficie amministrativa si prendono in considerazione i metri quadri di cemento, o comunque di coperture artificiali, per ogni abitante, il picco si registra invece a Nerviano (283,93 mq), seguita da Busto Garolfo (271,07 mq), Cerro Maggiore (270,37 mq), Villa Cortese (256,01 mq), Rescaldina (255,42 mq), Dairago (233,85 mq), Parabiago (217,79 mq), Canegrate (201,69 mq), San Giorgio su Legnano (201,22 mq), San Vittore Olona (199,66 mq) e Legnano (166,01 mq).
Per quanto riguarda infine il consumo di suolo annuale nel 2022 le “buone notizie” arrivano da Villa Cortese, dove non c’è stato incremento netto del consumo di suolo, valutato attraverso il bilancio tra il consumo di suolo e l’aumento di superfici agricole, naturali e seminaturali dovuti a interventi di recupero, demolizione, de-impermeabilizzazione, rinaturalizzazione o altro. Il risultato peggiore, invece, è quello di San Vittore Olona, dove in un anno sono stati consumati 2,53 ettari di suolo.
I dati resi noti dall’ISPRA certificano come a livello nazionale anche nel 2022 il consumo di suolo abbia continuato a «trasformare il nostro territorio con velocità elevate»: nell’ultimo anno le nuove coperture artificiali hanno infatti riguardato altri 72,5 chilometri quadri, ovvero in media circa 20 ettari al giorno; i valori percentuali più elevati rimangono quelli di Lombardia, Veneto e Campania.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.