Bene Comune “boccia” il nuovo regolamento di Polizia Urbana di Cerro Maggiore: “Non si può imporre l’educazione per regolamento”
Pesanti critiche da Bene Comune, che non fa mistero di non condividere «né il modo in cui è scritto» il regolamento, «né alcune novità che vengono introdotte»
Via libera in consiglio comunale a Cerro Maggiore al nuovo regolamento di Polizia Urbana. Il documento, però, è stato approvato con i soli voti favorevoli della maggioranza: dai banchi dell’opposizione, infatti, Bene Comune non ha nascosto le sue perplessità su un regolamento di cui non fa mistero di non condividere «né il modo in cui è scritto, né alcune novità che vengono introdotte».
«Il nuovo regolamento configura come divieti alcuni comportamenti che dovrebbero rimanere nell’ambito della normale educazione, come il modo corretto di sedersi su una panchina in un parco, o l’obbligo di lasciare il posto a un anziano o a un disabile – sottolineano dalla civica di centrosinistra -. In questo modo si prefigurano controlli – con le relative sanzioni! – su comportamenti che dovrebbero appartenere alla normale convivenza civile. Non si può imporre l’educazione o la morale per regolamento. Né ci convince l’idea che lo scopo sia la prevenzione: tutto ciò che viene inserito in un regolamento è passibile di controllo-sanzione! E sarebbero ben altre le situazioni da controllare».
«Tra i nuovi divieti inseriti c’è quello relativo alla prostituzione su strada, che viene definita in modo molto ambiguo, soggettivo e pericoloso – aggiungono da Bene Comune -: nella definizione si cita addirittura “l’abbigliamento indecoroso e/o indecente” che potrebbe “ingenerare la convinzione” di violare il divieto all’esercizio della prostituzione. Ci chiediamo anche quali siano il senso e l’efficacia di prevedere questo divieto in un regolamento comunale. In un ambito così delicato bisognerebbe piuttosto puntare sulla prevenzione e sul recupero, in collaborazione con i comuni vicini».
«In più punti del regolamento si fa appello alla “collaborazione dei cittadini”, a cui vengono richiesti molti compiti relativi alla pulizia, al contenimento della vegetazione infestante davanti a casa, allo sgombero della neve – concludono dall’opposizione -. Coinvolgere i cittadini è una buona pratica, ma non vorremmo che questa lunga di serie di prescrizioni sia un modo per coprire le mancanze o le inefficienze dell’operato del Comune. Se si chiede collaborazione bisogna offrire altrettanta efficacia ed efficienza da parte di chi amministra nella manutenzione e nella cura del decoro pubblico».
Foto di archivio
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