Cap Holding e GeSeM al tavolo per studiare sinergie industriali per l’igiene urbana
Il percorso che coinvolge GeSeM e Gruppo CAP finirà anche tra i banchi del consiglio comunale attraverso un'interpellanza di Lega, GIN e Con Nerviano
Prosegue il percorso di CAP Holding e GeSeM finalizzato allo studio di sinergie industriali nel settore dell’igiene urbana: un percorso avviato ad aprile dello scorso anno a valle della firma di un accordo ad hoc, nel quale hanno un «ruolo strategico» anche le amministrazioni comunali coinvolte, ovvero Arese, Lainate, Nerviano, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese e Vanzago.
«Nel suo piano industriale Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, ha disegnato una strategia di allargamento del proprio business al comparto dei rifiuti assumendo progressivamente lo statuto di utility green – spiegano dall’amministrazione comunale di Nerviano -. L’obiettivo è quello di raccogliere la sfida della transizione ecologica e raggiungere una sempre maggior sinergia fra servizio idrico ed economia circolare sul territorio della Città metropolitana di Milano. Si tratta di un’operazione industriale che consentirà di razionalizzare le partecipazioni dei Comuni sul territorio e grazie alle economie di scala renderà possibile il miglioramento del servizio per i cittadini nel pieno rispetto del know how acquisito da GeSeM in questi anni e di tutta la forza lavoro».
«In questo contesto – aggiungono da Piazza Manzoni – le amministrazioni comunali socie di GeSeM e di CAP, Arese, Lainate, Nerviano, Pogliano Milanese, Pregnana e Vanzago, svolgono un ruolo strategico sostenendo in modo bipartisan il progetto e sono al lavoro insieme a CAP per la costruzione del piano industriale e per l’identificazione del percorso amministrativo più idoneo al fine di garantire la buona riuscita dell’operazione sotto tutti i punti di vista. I passaggi di condivisione e approvazione nelle sedi istituzionalmente deputate all’assunzione delle decisioni sull’operazione sono previste tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025».
Il percorso che coinvolge GeSeM e Gruppo CAP finirà anche tra i banchi del consiglio comunale durante la prossima seduta. L’ex sindaco Massimo Cozzi ha infatti presentato un’interpellanza per «conoscere le ragioni e le valutazioni che hanno indotto i soci di Gesem ad interrompere repentinamente l’attuazione di un modello organizzativo (quello della holding pubblica pluripartecipata, ndr ) sostenuto da approfondimenti di consulenti a tal fine incaricati per “virare” su un percorso che vede un soggetto pubblico – CAP Holding – candidarsi in maniera autoreferenziale, dall’alto della sua posizione dominante nel settore idrico, come soggetto aggregatore per la gestione su vasta scala di servizi di pubblico interesse quali l’igiene urbana rispetto ai quali non può vantare alcun tipo di esperienza pregressa».
L’interpellanza chiede anche «di conoscere, in via definitiva, le modalità attuative in concreto prescelte dai soci di Gesem per dare seguito agli indirizzi posti come obbiettivi strategici da conseguire e le relative tempistiche», «di sapere se è intendimento dell’amministrazione comunale valutare le proposte progettuali di CAP in termini comparativi e, nel caso, mediante quali procedure ad evidenza pubblica» e di «conoscere quali tipologie di atti si intendano assumere per garantire la continuità dei servizi affidati a GeSem ed in particolare quelli di igiene ambientale» e «le modalità attraverso le quali verrà valorizzato il know-how di GeSem».
Foto di archivio
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