Le aggressioni ai danni dei capotreni sono ormai all’ordine del giorno. A testimoniarlo è Stefano Palmeri, comandante della Polizia Locale del Comando unico di Pogliano e Nerviano, che viaggia quotidianamente tra Vanzago e Pogliano. Proprio per questo motivo, si trova spesso a fronteggiare situazioni di tensione con pendolari agitati e violenti. Palmeri, in virtù della sua esperienza, offre supporto al personale ferroviario nel rispetto delle disposizioni di Regione Lombardia. Queste ultime riconoscono ai rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine il diritto a viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici regionali, a condizione che si presentino e siano pronti a intervenire in caso di necessità. Esattamente come è accaduto ieri sera, giovedì 14 novembre, quando il comandante Palmeri è intervenuto per tranquillizzare un uomo, straniero, senza biglietto che è stato poi multato. Una situazione risultata meno complessa rispetto a quella accaduta lunedì 11 novembre quando un uomo ha aggredito il comandante e dopo esser stato mandato giù dal treno è scappato.

L’episodio di lunedì si è verificato intorno alle 17:30 del pomeriggio, su di un treno fermo alla stazione di Vanzago. Il comandante si era presentato puntualmente al capotreno, che gli aveva chiesto aiuto per la presenza di un individuo piuttosto esagitato. «Mi sono trovato davanti un uomo alta circa un metro e novanta per 90 chili – racconta Palmeri –. Quando gli ho chiesto i documenti, ha reagito male, iniziando a inveire e poi passando alle mani». L’uomo ha prima spintonato il comandante, poi gli lanciato la bicicletta: «Fortunatamente sono riuscito a schivare la bici, che è finita fuori dal convoglio. Nel frattempo, ho fatto leva e sono riuscito a farlo scendere dal treno». Nonostante fosse a terra, l’uomo ha continuato ad aggredire il Comandante, arrivando persino a bloccare la chiusura delle porte del vagone. Solo l’arrivo degli agenti del Comando di Vanzago ha posto fine alla situazione, ma l’uomo è riuscito a fuggire con la sua bicicletta. Ora sono in corso le indagini per rintracciarlo e denunciarlo per resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. «Prendo quasi tutti i giorni il treno per Pavia, sulle linee S13 e S5, e non esagero nel dire che vengo spesso chiamato dal personale ferroviario per intervenire su situazioni di tensione con passeggeri senza biglietto che assumono comportamenti aggressivi. È un fenomeno davvero frequente», conclude Palmeri.