Maggioranza e opposizioni ai ferri corti sul rinnovo del contratto per il servizio di igiene urbana
Scontro tra le forze politiche che siedono in consiglio comunale a Dairago dopo il rinnovo dell'affidamento del servizio di igiene urbana alla partecipata Aemme Linea Ambiente
Scontro a Dairago tra maggioranza e opposizioni sul rinnovo dell’affidamento del servizio di igiene urbana alla partecipata Aemme Linea Ambiente approvato durante l’ultima seduta consiliare, scelta che ha fatto nascere più di un dubbio nelle minoranze.
Dalla tariffa puntuale allo spazzamento delle strade: i dubbi delle opposizioni
A partire dal servizio di spazzamento delle strade cittadine. «Nel contratto sono elencate le vie oggetto del servizio di spazzamento strade, ma ne mancano molte altre – sottolineano da UniAmo Dairago e Scelgo Dairago, parlando di «contratto milionario da 600mila euro l’anno per 15 anni» -. Strade come via Legnano, via Gorizia, via IV Novembre, via Pirandello, via Milano, via Varese, via Salvo D’Aquisto, via Redipuglia, via Monteverdi, via Pirandello, via Montale, via Porta e via Bruchè non sono nemmeno menzionate. Approvare un documento incompleto significa che, in caso di contenzioso, si guarda il contratto, e quelle vie non coperte restano senza servizio – aggiungono le opposizioni -. È una mancanza grave di attenzione e competenza. Come minoranza, già nella commissione preparatoria abbiamo segnalato l’errore ma questa amministrazione ha deciso di far finta di nulla».
Per UniAmo Dairago e Scelgo Dairago, inoltre, il prolungamento del contratto da 10 a 15 anni non porta «reali vantaggi per i cittadini». Nel mirino delle minoranze, in particolare, la mancanza nel contratto dell’apertura domenicale della piattaforma ecologica cittadina una volta al mese, che era stata «promessa elettorale» di Civica Dairago, i «servizi aggiuntivi a pagamento previsti» e la tariffa puntuale, per cui le minoranze parlano di «sette anni di attesa per un servizio già pagato dai cittadini nel 2018». «La tariffa puntuale – è la critica che arriva da UniAmo Dairago e Scelgo Dairago -, una misura che avrebbe dovuto garantire una gestione più equa dei rifiuti, doveva partire sette anni fa. Nulla invece è stato fatto: anche su questo fronte, sono stati persi anni senza che il servizio sia mai partito».
«La realtà è sotto gli occhi di tutti – concludono i gruppi di opposizione -. Queste non sono parole o provocazioni, sono fatti che chiunque può verificare. È evidente che, nonostante le tante segnalazioni da parte dei cittadini e dei consiglieri di minoranza, su un tema così importante l’amministrazione ha risposto con superficialità e mancanza di serietà. È il momento di chiedere maggiore trasparenza, competenza e attenzione ai bisogni reali del paese».
La maggioranza: “”
Critiche, quelle di UniAmo Dairago e Scelgo Dairago, respinte in toto al mittente dalla maggioranza. «Come tutti i servizi, anche questo prevede investimenti relativi a mezzi e dotazioni strumentali, con la particolarità che, per legge, il costo di tale servizio è interamente a carico dei cittadini – è la replica di Civica Dairago -. Sottoscrivere un contratto da 10 anni, come proposto dalle minoranze, anziché di 15 comporterebbe per i cittadini un aggravio maggiore in bolletta, poiché il costo degli investimenti verrebbe ripartito su un numero inferiore di anni. Per questo semplice motivo, abbiamo respinto la loro proposta, una proposta economicamente svantaggiosa per la cittadinanza. Non è un caso che la scelta di rinnovare i contratti per 15 anni sia stata condivisa da tutti i Comuni che hanno rinnovato il contratto con Aemme Linea Ambiente, ma solo a Dairago si è assistito ad una simile contestazione».
La maggioranza, poi, bolla come «estremamente pretestuosa la polemica sull’assenza di un elenco di tutte le vie in cui avviene il servizio di spazzamento»: «In commissione e in consiglio comunale abbiamo spiegato che tale servizio continuerà ad interessare tutte le strade di Dairago – aggiungono Paola Rolfi e la maggioranza che la sostiene -. Come nel precedente contratto, il paese è suddiviso in quattro zone e le vie indicate servono sono a definire tali zone. In realtà l’ossessione delle minoranze per la clausola rescissoria evidenzia la loro totale incapacità di comprendere come tale servizio sia stato affidato ad una società partecipata, di cui il Comune è socio, e non a un fornitore esterno».
Circostanza che permetterà a Via Chiesa di «avere un’interlocuzione diretta, di esercitare, insieme agli altri soci, una funzione di indirizzo e di controllo», con il risultato che nel perimetro del nuovo contratto sono stati inseriti, ad esempio «l’installazione in spazi ed aree pubbliche di contenitori per la raccolta di olio vegetale esausto e micro RAEE, l’inserimento nel servizio di spazzamento strade di quattro interventi annuali specifici per la raccolta foglie in tutte le vie del paese e l’apertura della piattaforma ecologica con orario continuato nella giornata di sabato». Piattaforma ecologica che non sarà invece aperta la domenica perché «ad oggi avrebbe un costo eccessivo sulla TARI».
«Le minoranze ignorano volutamente i benefici economici che si sono ottenuti con la raccolta tramite mastella – conclude la maggioranza -. È vero che la tariffa puntuale, meccanismo che penalizza chi differenzia male, non è stata ancora introdotta, ma è altrettanto vero che grazie all’utilizzo della mastella si è avuto una notevole riduzione nel conferimento di rifiuti indifferenziati con un innegabile vantaggio economico per tutti i cittadini. In base agli ultimi dati certificati Istituto Ispra (anno 2022), dall’introduzione della mastella nel 2018 (investimento di 20.000 euro) il Comune di Dairago ha ridotto la quantità di rifiuti indifferenziati di oltre 1.000 tonnellate, con un risparmio sulla Tari di 120.000 euro. Tutto questo al netto degli altrettanto importanti benefici ambientali, che le minoranze non prendono nemmeno in considerazione: quando parlano di rifiuti trattano solo il tema del vantaggio economico del singolo cittadino».
Foto di archivio
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