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Giornate del Fai d’Autunno, in coda per visitare il Museo Crespi Bonsai

Tantissime le persone che hanno approfittato dell'apertura straordinaria di sabato 11 e domenica 12 ottobre facendo anche lunghe code per ammirare i bonsai secolari custoditi nel museo di corso Sempione

Museo Crespi Bonsai

Successo per le Giornate d’Autunno organizzate dal Fai, Fondo Ambiente Italiano. Nel Legnanese h aperto le porte per l’evento, promosso sul territorio dalla delegazione Fai Milano Ovest, il Museo Crespi Bonsai. Tantissime le persone che hanno approfittato dell’apertura straordinaria di sabato 11 e domenica 12 ottobre facendo anche lunghe code per ammirare i bonsai secolari custoditi nel museo di corso Sempione. Le foto sono a cura di Antonio Pasquale Emanuele.

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IL MUSEO CRESPI BONSAI

Situato a Parabiago, a pochi chilometri da Milano, il Crespi Bonsai Museum è nato dal desiderio dei fondatori Luigi e Luisa Crespi di offrire, a tutti coloro che amano l’arte bonsai, ma anche a coloro che desiderano avvicinarsi alla cultura tradizionale della Cina e del Giappone, la possibilità di ammirare una preziosa collezione di alberi in miniatura che portano sulla loro corteccia i segni dei secoli trascorsi, vasi di grande pregio, fra cui spiccano quelli per bonsai di epoca Ch’ing (1644-1911), Tokugawa (1603-1868) e Meiji (1868-1912), suiseki (pietre evocative), libri e oggetti antichi come okimono (statuette in avorio e legno), vasi Satsuma, monete in argento e statuette in terracotta cinesi ecc.

Un posto di rilievo è occupato dalla ricostruzione del “toko-no-ma”, l’angolo che nella casa giapponese tradizionale viene adibito all’esposizione di oggetti con alto contenuto spirituale.

Il museo Crespi è famoso in tutto il mondo e raccoglie la più vasta e completa collezione di bonsai al di fuori del Giappone: si tratta di esemplari eccezionali, unici e rari, opere create da quotatissimi maestri del passato e del presente – come Kato, Kawamoto, Kaneko, Kawahara, Ogasawara e altri – molte delle quali superano i 100 anni di età.
Il pezzo più significativo della collezione è senz’altro il millenario Ficus retusa Linn: collocato al centro di una pagoda è un esemplare unico al mondo dal valore inestimabile conosciuto in ogni continente, giunto in Italia nel 1986. Tra gli esemplari simbolo di questa magnifica collezione anche uno Juniperus chinensis ‘Itoigawa’ di altissimo livello, registrato in Giappone come “Tesoro nazionale”, e il primo bonsai acquistato da Luigi Crespi nel 1959, un Ginkgo biloba di medie dimensioni che ha ispirato la straordinaria raccolta museale.

La collezione Crespi è composta da circa duecento opere che vengono esposte a rotazione secondo il momento stagionale, poiché ogni specie ha un momento migliore per essere apprezzata, come i Ciliegi in primavera e gli Aceri in autunno. Questo è l’aspetto più affascinante e sorprendente dell’esposizione permanente di arte viva del Crespi Bonsai Museum, che cambia veste in ogni stagione tingendosi di nuovi colori e che anno dopo anno si perfeziona, grazie alle attente cure di Luigi Crespi e agli interventi di miglioramento del maestro Nobuyuki Kajiwara, responsabile del museo e docente dei corsi triennali dell’Università del Bonsai Crespi.
Dal 2011 il Crespi Bonsai Museum fa parte del prestigioso circuito dei Grandi Giardini Italiani.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Ottobre 2024
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