Inaugurato a Parabiago il monumento in memoria delle vittime delle Foibe
Presenti al taglio del nastro l'assessore Almici, il sottosegretario Paola Frassinetti, l'onorevole Riccardo De Corato, la consigliera regionale Chiara Valcepina e i consiglieri comunali Marica Slavazza e Giuliano Polito
Inaugurato a Parabiago il monumento in memoria delle vittime delle Foibe, un ceppo posizionato in piazzale Martiri delle Foibe – dove sono state ritinteggiate con i colori della bandiera italiana le panchine – per «conservare e rinnovare la memoria della tragedia di tutte le vittime delle Foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati». Al taglio del nastro hanno preso parte l’assessore Mario Almici, il sottosegretario all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti, l’onorevole Riccardo De Corato, la consigliera regionale Chiara Valcepina e i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Marica Slavazza e Giuliano Polito, promotore dell’iniziativa insieme a 12 associazioni (A.C. “AsseFocale”, A.C. “El Bigatt”, A.C. “Noi sintem Moldova”, A.C. “Parabiago Medievale”, Associazione Nazionale Bersaglieri, Associazione Nazionale Carabinieri, ANVGD, ASI, Centro Studi “Pino Rauti”, Coldiretti, Comitato 10 Febbraio e Fare Verde).
«Sono molto orgoglioso – sottolinea l’onorevole De Corato, cui fanno eco Frassinetti parlando di un segnale che «riaccende il ricordo di tragedie per troppo tempo dimenticate» e Valcepina, che parla di segno tangibile per «una tragedia immane per troppo tempo ignorata» – che, nei mesi scorsi, la Camera dei Deputati, in Commissione Affari Costituzionali di cui sono vicepresidente, abbia votato a larghissima maggioranza il testo base della proposta di legge che permetterà di revocare l’onorificenza assegnata dall’Italia al Maresciallo Tito. Mi auguro che venga approvata rapidamente dall’aula: sarebbe la prima volta che viene tolta dal Parlamento un’onorificenza a un Capo di Stato, che si è macchiato di sanguinari ed ignobili crimini. Tito è l’artefice, infatti, della morte di migliaia e migliaia di Italiani, morti infoibati, e dell’esodo giuliano–dalmata. Il massacro delle foibe, le cui vittime abbiamo ricordato anche sabato 21 settembre a Parabiago, rappresenta un dramma profondo per la storia recente del nostro Paese».
«Siamo felici – aggiunge Giuliano Polito, ringraziando il sindaco, le associazioni che hanno sostenuto la proposta e l’azienda che ha finanziato la ritinteggiatura della panchine della piazza – di avere raggiunto questo risultato tanto importante per onorare al meglio il ricordo dei 350.000 esuli giuliano– dalmati e dei 30.000 martiri delle foibe, costretti all’esilio e alla morte dalla pulizia etnica sistematica della dittatura comunista jugoslava del Maresciallo Josip “Tito” Broz ».
Foto dalla pagina Facebook del Comune di Parabiago
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