San Giorgio intitola un cippo al dott. Luca Dell’Acqua: “Non era un semplice medico”
Dell’Acqua, medico di medicina generale molto amato e stimato in paese dove esercitava la professione ormai da una trentina di anni, era venuto a mancare a settembre 2022 a soli 57 anni
San Giorgio su Legnano ricorda con un cippo il dott. Luca Dell’Acqua, medico di medicina generale molto amato e stimato in paese dove esercitava la professione ormai da una trentina di anni, venuto a mancare a settembre 2022 a soli 57 anni lasciando un grande vuoto in tutta la comunità.
L’intitolazione del cippo è l’ultimo atto di un percorso iniziato subito dopo la dipartita del medico grazie ad una raccolta firme promossa dai suoi pazienti e dalle persone che lo conoscevano perché «Luca non era un semplice medico, lui si prendeva cura dell’animo, della mente e del corpo di ogni suo assistito – come si legge nella raccolta firme -. Luca apparteneva alla comunità dei suoi pazienti e lo faceva con una spontaneità e una naturalezza che non sono comuni ai nostri tempi. Era un medico di altri tempi: andava nelle case di ognuno appena vi era la necessità, a San Giorgio ha dato tantissimo. Si è preso cura di giovani, meno giovani e anziani. Ha assistito tutti senza distinzione con il medesimo amore, ha dimostrato nel periodo della pandemia un coraggio incommensurabile. Luca è andato via prematuramente lasciando un vuoto enorme nell’intera comunità. Non possiamo dimenticarlo».
«Quando due anni fa Luca è venuto a mancare i suoi pazienti e le persone che lo conoscevano hanno subito voluto far capire attraverso una raccolta firme che la singolarità della persona meritava un segno tangibile all’interno della comunità di San Giorgio su Legnano – ha sottolineato durante la cerimonia il sindaco Claudio Ruggeri, che ha ricordato la «generosità verso la propria comunità anche al di là del lavoro» del dott. Dell’Acqua e ha ringraziato i medici che «a San Giorgio lavorano in maniera esemplare» -. Dopo due anni i sentimenti che albergano in ognuno di noi sono filtrati dall’emozione istantanea e dal dolore del momento ed è rimasto il messaggio positivo che Luca ha lasciato a tutti noi. Dopo due anni ognuno nel proprio cuore ricorda Luca per quello che ha fatto spontaneamente, non perché era un medico: aveva un umanità e una vicinanza tutta particolare verso i pazienti e le persone che incontrava».
A scoprire il cippo – benedetto durante la cerimonia dal vicario parrocchiale don Nicola Petrone – sono stati, insieme al primo cittadino, la moglie e il figlio del dott. Dell’Acqua, Paola e Andrea. «Ho visto quello che voi avete visto nel medico da un lato più intimo – è stato il ricordo commosso del figlio -. Sapevo quanto amasse il suo lavoro e quanto fosse dedito ad aiutare i suoi pazienti, e mi fa molto piacere che gli abbiate offerto questo segno di gratitudine: probabilmente mio padre non lo avrebbe voluto, ma ne sarebbe stato molto onorato».
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