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Il Museo d’Arte Moderna Pagani di Castellanza per un giorno spalanca le sue porte

Sarà possibile visitare il museo domenica 22 settembre

Museo Pagani

Il Museo d’Arte Moderna Pagani di Castellanza, con il circuito di Ville Aperte, aprirà le sue porte domenica 22 settembre. Si tratta di una raccolta di opere d’arte ospitate in un parco di circa 40.000 metri quadri. La nascita di questo luogo d’incanto si deve a Enzo Pagani (1920-1993), artista e gallerista, che lavorò a questa impresa culturale dal 1957 e fino alla sua scomparsa.

Passeggiando per il parco si incontrano lavori di Jean Arp, Alexander Archipenko, Ferdinand e Nadia Leger, Sonia Delaunay, Janos Stryk, Hans Richter, Albert Gleizes, André Bloc, Auguste Herbin, Louis Latapie, Jan Koblasa, Man Ray, Mauro Reggiani, Walter Fusi, Silvano Bozzolini, Gino Gregori, Gio Pomodoro, Ettore Falchi, Amilcare Rambelli, Luigi Veronesi, Nino Cassani, Franco Asco, Umberto Milani e molti altri ancora. A delineare il progetto del parco-museo fu l’ing. Carlo Paccagnini che disegnò gli spazi scegliendo l’esagono come modulo base così da assicurare fluidità a ogni possibile espansione e massima libertà nelle collocazioni delle opere.

L’idea era quella di portare le opere d’arte all’aperto, come spesso fecero gli antichi greci, al contatto diretto con la natura, a respirare aria libera. Pagani dichiarò in un’intervista: «Nel 1957 mi trovavo a Venezia, a Torcello, e con me c’era Hemingway. Il più delle volte, finito di mangiare, mi sedevo sulla grande terrazza del Cipriani, che allora era solo una trattoria. Con la coda dell’occhio vedevo l’isola di Torcello: se la sì guarda non è altro, in fondo, che un museo vivente. Mi è venuta così l’idea di creare un museo che non fosse solo una statica raccolta di opere d’arte, ma una creatura viva che cresce con noi».

 

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Pubblicato il 20 Settembre 2024
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