Opposizioni all’attacco dopo le dimissioni di due consiglieri di Scossa Civica: “Nerviano non deve tirare a campare”
Dura presa di posizione dell'ex sindaco Massimo Cozzi e del Partito Democratico contro la maggioranza dopo le dimissioni di Banfi e Cavaleri
C’è ancora una maggioranza di governo a Nerviano? La domanda rimbalza tra i banchi dell’opposizione dopo che nei giorni scorsi due dei tre consiglieri di Scossa Civica, una delle tre liste che avevano sostenuto la sindaca Daniela Colombo nella corsa elettorale che l’ha portata a diventare la prima donna a vestire la fascia tricolore a Nerviano, si erano dimessi: Katia Cavaleri e Sergio Banfi, infatti, ad inizio settimana hanno ufficializzato il loro passo indietro, dopo che già in estate la civica aveva dato un segnale ai piani alti di Piazza Manzoni preannunciando un cambio di passo nei rapporti con la giunta a seguito della revoca delle deleghe all’assessore Sergio Parini, che rappresentava la civica nella squadra di governo cittadino.
L’ex sindaco Cozzi: “Ci auguriamo che altri seguano l’esempio di Banfi e Cavaleri”
Il primo a mettere nel mirino gli scricchiolii della maggioranza è stato l’ex sindaco Massimo Cozzi, oggi capogruppo di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano in consiglio comunale. «E meno male che il motto della maggioranza era “Kyosei: vivere e lavorare insieme per il bene comune” – è il commento affidato ai social da Cozzi -! Per quanto successo in questi giorni, userei il termine dignità! Quella che hanno dimostrato i due consiglieri che si sono dimessi, senza nascondersi dietro motivi personali o di lavoro. Seppur lontani politicamente, perdiamo in consiglio comunale due persone che si sono date da fare, con i fatti, per creare un centro di aggregazione per anziani a S.Ilario, con risultati positivi, nella speranza che proseguano il loro egregio lavoro, del quale non posso fare altro che ringraziarli. È palese ed evidente che la pazienza ha un limite e hanno deciso di non subire più passivamente le scelte altrui. Ci auguriamo vivamente che altri seguano il loro esempio per mandare a casa il prima possibile la spocchia e l’arroganza di chi oggi governa Nerviano».
Il PD: “Nerviano non deve tirare a campare appeso al filo di uno o due voti”
Stessa musica dai banchi del Partito Democratico, che non usa mezza termini nel dire che «le dimissioni di due dei tre consiglieri comunali della lista Scossa Civica, e soprattutto le ragioni della loro uscita dalla maggioranza, mettono la sindaca Daniela Colombo e la sua giunta di fronte alla necessità di dare alla cittadinanza una risposta chiara sulla governabilità del Comune di Nerviano».
«Nel giro di pochi mesi dalla “cacciata” dell’assessore Sergio Parini da parte della sindaca, è cresciuto il disagio dei due consiglieri dimissionari – che in un primo momento avevano confermato il sostegno alla Giunta – a restare all’interno di una maggioranza di cui, come hanno scritto, non contribuivano più a sostenere le scelte – sottolineano i Dem -. I due consiglieri dovranno ora essere sostituiti dai primi dei non eletti della lista Scossa Civica, ma, vista la posizione assunta dalla capogruppo uscente, Katia Cavaleri, e dal consigliere Sergio Banfi, non pare azzardato ipotizzare che la loro sostituzione non sarà scontata. È indubbio, tuttavia, che una maggioranza non è data solo dal numero di consiglieri che bene o male riesce a conservare, ma dalla condivisione reale di un progetto di governo che ormai pare definitivamente venuto meno».
«Crediamo fermamente – aggiunge la capogruppo Antonella Forloni – che Nerviano meriti di rivalutare una scelta fatta nell’ottobre 2021 sull’onda di una promessa: quella di trasferire nell’amministrazione comunale una capacità di direzione mutuata da esperienze diverse, ma sicuramente meno complesse di quanto non sia l’attività politico-amministrativa. Nessun risultato concreto è stato raggiunto e soprattutto la sindaca Colombo ha evidenziato una profonda incapacità di dialogo e confronto: noi l’abbiamo misurata e valutata nell’ambito dell’attività consiliare, ma la stessa incapacità ha dimostrato nel non saper tenere insieme un gruppo di persone, espressione di quelle tre liste civiche che hanno condiviso un programma e chiesto il voto delle nervianesi e dei nervianesi. Crediamo che non sia giusto chiedere a Nerviano di accettare un “tirare a campare” appeso al filo di uno o due voti che di volta in volta potranno venire a mancare: non si può sprecare il tempo forzando una situazione che è ormai al capolinea. Per questo chiediamo alla sindaca Colombo di trarre le conclusioni e di porre fine lei stessa a questa esperienza di amministratrice».
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