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“Adilma? Mai vista e credo che sia una truffatrice sociopatica”. L’intervista a Leonardo, il Pai de Santo di Galliate Novarese

Intervista al sacerdote Orixa che opera in Piemonte, a pochi km da Magenta, con una sua comunità candomblè: “Non l’ho mai vista. La religione non c’entra niente con l’omicidio”

Generico 02 Sep 2024

La religione afrobrasiliana del candomblè è emersa con forza nelle indagini su Adilma Pereira Carneiro, la donna in carcere insieme a sette complici per l’omicidio del compagno Fabio Ravasio, avvenuto lo scorso 9 agosto in via Vela a Parabiago e inizialmente apparso come un investimento casuale ad opera di un pirata della strada.

La 49enne brasiliana, da quanto ricostruito fino ad oggi, sarebbe devota agli Orixa, gli spiriti del candomblè, ai quali avrebbe affidato molte decisioni della sua vita attraverso un pai de santo, una sorta di guida spirituale che incorpora uno di questi spiriti.

Il culto del candomblè è presente anche in Italia e in Piemonte in particolare ci sarebbero almeno due terreiros (comunità spirituali) dei quali uno si trova proprio a pochi chilometri da Magenta e più precisamente a Galliate Novarese.

Abbiamo provato a contattare Leonardo, il pai de santo della comunità spirituale novarese che opera dal 2020 in una casa immersa nel parco del Ticino, che ci ha risposto.

Galliate Novarese è proprio vicino a Magenta, volevamo capire se voi avevate mai sentito parlare di Adilma Pereira Carneiro.

Non l’ho mai vista ma nella casa durante le cerimonie passano tante persone, magari è anche stata qui e non ce ne siamo accorti. A memoria non ricordo di averla assolutamente mai vista. Anche perché siamo talmente tanti. Poi in realtà il candomblè funziona in modo un po’ diverso dalla religione cattolica. Ogni tempio è un po’ a sé: non è come nel cattolicesimo che se uno va messa in una chiesa o nell’altra è la stessa cosa. Chi fa riferimento a un tempio, generalmente non ne frequenta altri.

Ma che idea vi siete fatti di questa vicenda. Sicuramente ne avrete parlato anche tra di voi, immagino

Le dirò di no, perché è una pazza che ha fatto fuori il marito. Non c’entra nulla con la nostra religione, per cui non abbiamo avuto modo di parlarne

Eppure l’elemento religioso ricorre all’interno di questa vicenda. Nel senso che Adilma a quanto pare lo utilizzava in qualche modo.

È un po’ come dire che uno va a messa tutte le domeniche, poi ammazza qualcuno e la chiesa parla di questo. L’aspetto religioso viene semplicemente usato come qualcosa di poco conosciuto, di pregiudizievole. Questa religione non c’entra assolutamente nulla col fatto che questa donna sia una squinternata.

Da quanto abbiamo saputo lei si confrontava continuamente con il suo pai do santo.

Anche i preti pedofili prendono la comunione e si confessano, ma questo non significa che la religione cattolica promuova la pedofilia. Siamo di fronte a delle persone che con la religione non hanno assolutamente nulla a che fare. L’aspetto religioso viene molto strumentalizzato per qualcosa, e non so neanche bene il perché. Fosse stata cattolica sicuramente non ci sarebbe stato tutto questo dramma.

Il candomblè, la quimbanda o altre credenze come le definisce?

Religioni afrobrasiliane che aiutano le persone a star meglio. Questo è lo scopo, poi se viene utilizzato in modi diversi perché alcune persone non sanno come funzionano è responsabilità del singolo individuo e non ha a che fare con la spiritualità e con la con la tradizione religiosa.

Alcune persone coinvolte in questa triste storia dicevano che lei faceva dei rituali proprio con l’obiettivo di uccidere il suo compagno. Addirittura sembra che lei aspettasse il periodo giusto per agire perché gliel’aveva detto il suo pai do santo.

Questa donna è solo una grandissima truffatrice che ha utilizzato la religione. Possiamo definirla manipolatrice, truffatrice, psicopatica, sociopatica, qualunque cosa ma non una seguace del candomblè.

La vostra comunità spirituale è nata nel 2020. Come è nata questa esigenza spirituale in lei?

Io sono italiano, della Valtellina, e a 20 anni mi sono spostato a Milano per studiare. Oggi sono psicoterapeuta. Il mio avvicinamento al candomblè è seguito ai numerosi viaggi in Brasile e al mio desiderio di vivere il senso del sacro in un modo molto vicino alla mia idea di sacralità, cosa che in altre religioni non avevo mai trovato.

Da quello che abbiamo letto i pai de santo sono dei tramite di questi spiriti chiamati Orixa e ognuno ne può incorporare uno. Qual è il suo?

Ognuno ha una sua caratteristica, una sua particolarità, il mio è Aira, uno spirito guerriero.

Quindi è meglio non farla arrabbiare?

Troppo tardi.

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Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 05 Settembre 2024
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