“Hanno ideato e messo in atto un omicidio senza battere ciglio”. La banda di Adilma resta in carcere
Dopo gli interrogatori di questa mattina la giudice ha confermato la misura cautelare in carcere per i sei arrestati venerdì scorso con l'accusa di aver ucciso Fabio Ravasio a Parabiago
Sono parole dure quelle utilizzate dal gip del Tribunale di Busto Arsizio Anna Giorgetti per motivare la decisione di convalidare i sei arresti e confermare la misura della custodia cautelare in carcere per l’omicidio del 52enne di Parabiago Fabio Ravasio, investito mentre tornava a casa dal lavoro in sella alla sua bicicletta lo scorso 9 agosto.
Al termine degli interrogatori di questa mattina, lunedì, la giudice per le indagini preliminari scrive: «Ci troviamo di fronte ad un omicidio brutale, freddo, calcolato con crudeltà. Apparentemente nessuno di questa accolita di cinque soggetti che gravita intorno ad Adilma Pereira Carneiro ha un solo attimo di resipiscenza».
La Gip aggiunge che ai cinque uomini che hanno collaborato con la 49enne brasiliana, compagna di Ravasio e ideatrice del folle piano, «viene proposto di uccidere e ciascuno di loro, senza battere ciglio, accetta; anzi, con entusiasmo, contribuiscono ad elaborare li piano criminale a fronte di una promessa esclusivamente labiale (almeno, per quanto noto) del tutto generica di avere un appartamento all’interno di un fabbricato rurale che deve, in un futuro incerto, essere ristrutturato», come se fosse la sceneggiatura di un film e non un’azione con conseguenze reali e drammatiche.
Il giudice parla di «anaffettività, assenza di naturale repulsione a fronte della richiesta di uccidere una persona che, verosimilmente o comunque in assenza di diverse evidenze, nei confronti di questi cinque uomini era anche del tutto indifferente, l’adesione totale e superficiale al progetto delittuoso fondano una pericolosità sociale dei soggetti coinvolti che è di massimo livello».
Omicidio di Fabio Ravasio a Parabiago. Adilma Pereira Carneiro non parla davanti al Gip
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.