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Incidente mortale a Nerviano, Legambiente: “Inascoltati da anni, via Toniolo da mettere in sicurezza”

Legambiente Nerviano ha scritto alla sindaca e al comandante della Polizia Locale per chiedere di mettere in sicurezza via Toniolo

Generico 22 Jul 2024

Dopo il tragico incidente di via Toniolo costato la vita ad un’81enne, Legambiente Nerviano scrive alla sindaca Daniela Colombo e al comandante della Polizia Locale Stefano Palmeri per chiedere di mettere in sicurezza l’arteria stradale, che definisce senza mezzi termini «un tratto di strada pericoloso perché costituita da un ampio rettilineo lungo circa 280 metri con un semaforo alla sua fine che, purtroppo, invoglia gli automobilisti indisciplinati ad accelerare per potere passare con il verde, se lo vedono acceso».

«Il circolo da anni chiede la revisione della viabilità di Nerviano al fine di privilegiare la “mobilità dolce” che mette al primo posto pedoni e ciclisti lasciando agli altri mezzi di trasporto il giusto spazio, ma non la maggior parte dello spazio – sottolineano dal Cigno Verde -. Dovrebbero essere realizzate delle piste ciclabili interne che colleghino i principali punti di interesse, come le scuole, i luoghi di culto, la posta, il centro, i parchi, connesse a delle piste ciclabili esterne, utili alla mobilità intercomunale e turistica. A completamento, opportuni sensi unici con la razionalizzazione dei parcheggi, insieme ad una “zona 30” in prossimità del centro, dovrebbero indurre gli automobilisti a rispettare di più gli altri utenti della strada e a non utilizzare l’auto per spostamenti brevi».

«Via Toniolo rientra nella nostra proposta di “zona 30”: se fosse stata realizzata, probabilmente una persona non sarebbe morta attraversando la strada – concludono da Legambiente -. Siamo sempre stati ignorati, sia dall’amministrazione attuale che da quelle precedenti. Tutti hanno apprezzato le nostre proposte, ma nulla è stato fatto. Solo grandi promesse, tanta propaganda e soluzioni inadeguate, come quella di non fare piste ciclabili, ma di disegnare semplicemente per terra degli spazi per le biciclette, che occupano parzialmente la corsia riservata alle auto e dovrebbero dare la precedenza per il ciclista. Ce lo immaginiamo cosa farà un automobilista che ha fretta e ha davanti un ciclista che va a 10 chilometri orari? Che si fa? Aspettiamo un altro morto?».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Agosto 2024
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