Cimitero ancora parzialmente inacessibile a Garbatola ad un anno dal nubifragio. E in consiglio scoppia la polemica
Un’interpellanza presentata dall'ex sindaco Massimo Cozzi ha chiesto conto delle tempistiche per il ripristino dell'accessibilità all'area del cimitero danneggiata dal nubifragio e di eventuali risarcimenti
È passato un anno dal doppio nubifragio che a fine luglio 2023 si è abbattuto sul Legnanese, ma a Nerviano gli strascichi dei danni provocato dal maltempo continuano a farsi sentire. È il caso del cimitero di Garbatola, ancora parzialmente inaccessibile proprio per gli effetti dell’ondata di maltempo della scorsa estate, che durante l’ultima seduta consiliare è finito ancora una volta al centro di un’interpellanza presentata dall’ex sindaco Massimo Cozzi, che ha chiesto conto delle tempistiche per il ripristino dell’accessibilità all’interno all’area e di eventuali risarcimenti per chi ha subito danni alle tombe dei propri cari.
«Le assicurazioni che ha il Comune di Nerviano, come per qualunque altro ente o soggetto, fanno riferimento alla cosiddetta responsabilità civile – ha spiegato rispondendo all’interpellanza il vicesindaco Claudio Minoja -: non è una questione legata all’albero in sé per sé, il problema è se ci sia un nesso che dimostri la responsabilità dell’ente nel fatto che ha causato il danno. Se cade una pianta e viene dimostrato che quella pianta è caduta perché c’è stata una cattiva manutenzione da parte dell’ente, c’è responsabilità dell’ente e noi siamo coperti da una polizza, ma non esiste una polizza casco che possa proteggere i beni di terzi da qualunque evento accada sul territorio. Se la pianta cade, come è stato in questo caso, non solo a Nerviano ma in tutto il territorio per un evento atmosferico eccezionale, non c’è responsabilità dell’ente e quindi non c’è copertura assicurativa».
«Il cimitero di Garbatola è stato una delle parti del nostro Comune interessate dal nubifragio – ha aggiunto l’assessore alla partita Enrico Fontana -. L’ente si è subito attivato nell’interruzione degli accessi ovviamente per un motivo di sicurezza evidente. Contestualmente, è stato attivato tra i tanti sinistri di quel periodo anche questo sinistro, perché si è tentata la possibilità di ricercare un risarcimento: purtroppo, è stato un insuccesso, la compagnia assicuratrice non ha accolto l’istanza. Questa informazione è stata subito comunicata sia in forma verbale ai diretti interessati delle tombe oggetto del sinistro proprio per spiegare le motivazioni, sia inviando una richiesta di avvio della risoluzione delle problematiche che interessavano i singoli proprietari, tenendo in considerazione l’impegno economico e il disagio rispetto. Per le tombe che sono oggetto di ammaloramento importante, i proprietari hanno protocollato l’istanza di ripristino delle tombe stesse: a breve verrà liberata la zona interdetta in virtù del fatto che seguirà l’opera edile necessaria per il ripristino delle tombe».
Risposte che non sono bastate al capogruppo di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano. «Stiamo parlando di danni importanti – ha infatti replicato Cozzi -. I proprietari interverranno per mettere in sicurezza le proprie tombe, ma mi auguro che, magari in un comitato, chiedano comunque i danni, anche perché ci sono dubbi se il primo intervento per mettere in sicurezza gli alberi sia stato fatto veramente a regola d’arte. Mi auguro che i proprietari facciano valere le loro ragioni, anche perché in altri Comuni si è intervenuti in maniera diversa».
«L’ente non può tirare fuori dei soldi per venire incontro a interessi di terzi se non è coinvolto e non è stata dimostrata la sua responsabilità – ha contrabattuto Minoja, chiedendo, senza peraltro ottenerli, chiarimenti sugli strumenti messi in campo da altre amministrazioni richiamati da Cozzi -. Si chiama danno erariale. Per quanto io possa avere pietà per certe situazioni, non posso pagare se non ho colpe».
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