Avrebbe dovuto essere il giorno X, quello in cui Lorenzo Favini, titolare del Locomotivo di Parabiago avrebbe dire addio al giardino esterno del locale nell’ambito degli espropri necessari per l’avvio del cantiere per il potenziamento della tratta ferroviaria tra Rho e Gallarate, rinunciando al punto di forza della sua attività. Invece per il ristorante è arrivata una tregua: anche se Italferr ha effettuato l’immissione in possesso dell’area, infatti, il Locomotivo potrà continuare ad utilizzare il dehors fino ai primi di novembre, “salvando” almeno la stagione estiva in attesa dell’evoluzione definitiva della vicenda.

Per il Locomotivo si apre quindi un spiraglio con l’avvio di una trattativa che potrà coinvolgere direttamente anche il titolare del locale oltre che la proprietà dell’immobile dove ha sede l’attività, sia sul fronte degli indennizzi che per eventuali modifiche del progetto, a valle delle quali almeno una parte della terrazza esterna potrebbe continuare ad essere utilizzata dal locale, anche se verosimilmente con la formula dell’occupazione di suolo pubblico dopo il passaggio dell’area al Comune.

La certezza, fin da ora, è che il cantiere verrà organizzato in modo da non intaccare l’utilizzo dell’ingresso del Locomotivo e l’accesso del personale del locale ai locali sul retro, dando quantomeno un boccata di ossigeno all’attività. Intanto per “salvare” il dehors è stata lanciata anche una raccolta di firme online che in pochi giorni è già arrivata a sfiorare quota mille firme, ovvero l’obiettivo prefissato per la petizione. E anche la politica si è messa in moto, con il consigliere con delega alle politiche per il commercio Giuliano Polito (Fratelli d’Italia) che nei giorni scorsi ha scritto ad Italferr per chiedere «un incontro istituzionale urgente» e il consigliere Giacomo Sartori (riParabiago) che si è mosso per supportare il ristoratore.

Il quarto binario “cancella” la terrazza esterna del Locomotivo di Parabiago