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Delegazione coreana in visita all’Associazione Contro il Bullismo Scolastico di Magnago

Una trentina di insegnanti e direttori del dipartimento scolastico coreano hanno incontrato l'Associazione Contro il Bullismo Scolastico per un confronto sulle strategie adottate in Italia per affrontare il fenomeno

Delegazione coreana in visita all'Associazione Contro il Bullismo Scolastico di Magnago

Delegazione Coreana in visita all’Associazione Contro il Bullismo Scolastico di Magnago. Martedì 23 luglio 32 insegnanti e direttori del dipartimento scolastico coreano si sono seduti al tavolo con l’associazione al Poli Hotel di San Vittore Olona per «un confronto significativo sulle strategie adottate in Italia per affrontare il fenomeno del bullismo», dando vita ad un incontro che «ha rappresentato un’importante occasione di scambio culturale e professionale, sottolineando come le sfide educative possano essere condivise e affrontate su scala globale».

Delegazione coreana in visita all'Associazione Contro il Bullismo Scolastico di Magnago

Ad accogliere la delegazione coreana erano presenti il presidente dell’associazione Vincenzo Vetere, la pedagogista e segretaria Cristina Passias, il consigliere ed educatore professionista Cristiano Castelnovo e i volontari Laura Bendotti e Federico Garagiola. Tra gli ospiti dell’incontro Elena Ferrara, firmataria della legge 71/17 finalizzata alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del cyberbullismo, lo psicologo Andrea Gnemmi e la pedagogista Francesca Paracchini di Contorno Viola, ideatori del patentino dello smartphone, insieme allo psicologo Andrea Donati.

«Durante l’incontro si è discusso approfonditamente delle politiche italiane contro il bullismo, mettendo in luce l’importanza della legge 71/17 – spiegano dall’associazione -. Questa normativa, nata proprio dall’impegno di Elena Ferrara, rappresenta un pilastro fondamentale nella lotta contro il cyberbullismo, fornendo strumenti legali e pratici per proteggere i giovani vittime e prevenire comportamenti lesivi. Il confronto ha evidenziato similitudini e differenze nelle metodologie adottate nei rispettivi Paesi. Gli ospiti coreani hanno avuto l’opportunità di porre domande dettagliate, raccontando a loro volta le esperienze maturate nel loro territorio. Nonostante le differenze culturali e geografiche, è emerso un forte sentimento di vicinanza e un comune desiderio di trovare soluzioni efficaci per un problema che colpisce gli studenti di tutto il mondo».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Luglio 2024
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