Dairago pensa all’apertura di una farmacia comunale. Nei giorni scorsi la giunta Rolfi ha dato mandato agli uffici comunali di procedere con una gara per l’affidamento del servizio di supporto all’apertura in concessione di una nuova farmacia comunale, che servirà a riprogettare la pianta organica delle farmacie del Comune e a valutare la fattibilità economica di una nuova apertura.

Il quadro normativo, nell’ottica di «assicurare maggiore accessibilità al servizio», prevede che il numero delle farmacie in ciascun comune venga rivisto entro il mese di dicembre di ogni anno pari, sulla base delle rilevazioni della popolazione residente nel Comune stesso pubblicate dall’ISTAT. In soldoni si parla di una farmacia ogni 3.300 abitanti, con possibilità di aprirne una nuova ogni volta che la soglia viene superata almeno del 50%, posizionando la nuova attività ad almeno 200 metri dalle altre e «in modo da soddisfare le esigenze degli abitanti della zona»: la decisione sulla collocazione spetta comunque al Comune, che dovrà garantire «la migliore accessibilità al servizio e un’equa distribuzione sul territorio, tenendo conto dell’esigenza di assicurarne l’accessibilità anche ai cittadini residenti in aree scarsamente abitate».

Superata la soglia dei 4.951 abitanti che consente a Dairago di valutare l’apertura di una nuova farmacia – la prima comunale, che andrebbe ad aggiungersi all’unica oggi presente in paese -, rimangono però da valutare la pianta organica delle farmacie del Comune e il potenziale economico della nuova farmacia e quindi la fattibilità economica del progetto. Da lì la scelta di cercare un supporto esterno, che, verosimilmente entro fine settembre, permetterà a via Chiesa di prendere una decisione definitiva.