In un’affollata chiesa di Rescaldina l’ultimo e saluto a Riccardo Legnani: “Seguite il suo esempio”
L'invito di don Vertemati che ha celebrato la commossa e partecipata funzione funebre. Il feretro è uscito dalla chiesa tra gli applausi, poi il silenzio sul sagrato. Un silenzio fatto di riflessione, ma anche di profondo affetto per i famigliari del giovane deceduto in un tragico incidente a Turate
«Rivoluzioniamo la nostra vita raccogliendo il testamento di Riccardo, seguiamo il suo esempio di coraggio, altruismo e generosità». Un invito quello formulato da don Vertemati, rivolto a tutti coloro che hanno conosciuto Riccardo Legnani deceduto in un tragico incidente a Turate accaduto mercoledì 26 giugno. Parole dette con emozione dal parroco davanti a parenti, amici e conoscenti che nel pomeriggio di oggi, venerdì 5 luglio, hanno voluto dare l’ultimo saluto al giovanissimo rescaldinese che nella sua breve vita ha lasciato dietro di sè tanti ricordi colmi d’affetto e positività.
Durante i commossi funerali tenutesi in un’affollata chiesa Santi Bernardo e Giuseppe di Rescaldina è emersa la figura di un giovane pieno di vita, coscienzioso, altruista e generoso nell’espressione del suo amore. Non c’è stata la classica predica dal pulpito, ma un susseguirsi di momenti strugenti capaci però di raccontare la personalità di Riccardo. Il dolore tramutato in parole è stato prima raccontato con amore dalla madre, poi dalla sorella ed infine è stato racchiuso in una lettera scritta dallo zio e letta da don Vertemati. «Tu eri un ragazzo dalla rara sensibilità – ha detto la madre di Riccardo: in piedi vicino alla bara, scossa dal dolore – . Sempre disponibile per la tua famiglia e con chiunque. Avevi la passione sfrenata per moto e motori era tutto il tuo mondo. Avevi tante idee e progetti. Determinato per arrivare ai tuoi obiettivi». Interrotta dalle lacrime la donna ha poi proseguito: «Tu nella tua vita volevi fare qualcosa di grande, importante. Volevi solo il meglio per te stesso e per gli altri. Hai lasciato un grande vuoto, ma il tuo ricordo resterà in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerti».
Con la voce spezzata dal dolore la sorella di Riccardo ha definito questi giorni irreali: «Non riesco ancora a credere che tu non ci sei più. Sei una persona dal cuore grande e non lo dico solo perché sono tua sorella. Ma perché è così che sei». Con un filo di voce ha poi ricordato l’espressività e la dolcezza di suo fratello «tu avevi il coraggio di dirmi ti voglio bene, di abbracciarmi mentre io di meno. Ora io mi rendo conto di non averti abbracciato abbastanza. Grazie per esser stata la persona che sei e grazie per esser stato mio fratello. Grazie per aver dato tutto il tuo amore senza mai chiedere niente in cambio». Toccante infine, la lettera scritta dallo zio: «Basta guardarti attorno per capire che tu ad ognuno di noi hai regalato solo la parte migliore di te. Ci hai donato la tua luce». Riccardo è stato poi definito dallo zio come un ragazzo «eccezionale, speciale». Ed ancora: «Tu ci hai lasciato, non sei più con me, con noi fisicamente, hai lasciato un vuoto incolmabile. Ed ora tu diresti: “Non dovete essere tristi mi hai appena detto che sono eccezionale, una persona speciale. Devi solo prendere tutte queste mie qualità e racchiuderle nel tuo cuore. E vedrai che in ogni istante della tua vita io sarò lì con te a colmare il vuoto lasciato».
Il feretro è uscito dalla chiesa tra gli applausi, poi il silenzio sul sagrato. Un silenzio fatto di riflessione, ma anche di profondo affetto: quasi un abbraccio rivolto alla famiglia.
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