Momenti di paura per il gruppo del CAI di Parabiago rimasto bloccato nel rifugio Aosta in Valle D’Aosta e poi portato in salvo in elicottero.

Gli escursionisti stavano camminando sul sentiero verso la Tete De Valpelline quando il terreno ha iniziato a franare: «Siamo partiti sabato 29 giugno e saremmo dovuti rientrare domenica mattina – racconta Arianna, un’escursionista del gruppo-  ma già dalla notte a causa della pioggia il sentiero ha cominciato a franare. Ci hanno avvisato che erano saltati tutti i ponti, il sentiero non c’era più e dovevamo evacuare il rifugio. Essendoci state frane a Cogne abbiamo dovuto aspettare tutto il giorno fino alle 9 di sera. Quando sono arrivati i primi soccorsi l’elicottero era già pieno e hanno portato via solo un signore che aveva bisogno di terapie urgenti. Noi abbiamo aspettato la mattina successiva: alle 8 è arrivato un altro elicottero ma non è riuscito ad atterrare per le nuvole troppo basse. Verso le 11 sono ritornati i soccorsi, la situazione era migliorata anche se il sentiero continuava a franare. Ci hanno caricato a gruppi di 5 e siamo scesi in elisoccorso».

(Nella foto il sentiero dopo le frane)

Durante la notte dal rifugio gli escursionisti hanno visto franare il sentiero a più riprese fino a vederlo scomparire: «Quando siamo passati noi era solo scivoloso, oggi al suo posto c’è una voragine».

Per quasi due giorni gli escursionisti sono rimasti isolati senza possibilità di mettersi in contatto con nessuno, neanche con le loro famiglie: «Al rifugio ci sentivamo al sicuro ma psicologicamente eravamo provati, non sapevamo quando sarebbero arrivati i soccorsi».