Bagarre a Nerviano dopo la revoca delle deleghe a Parini. Le opposizioni: “Giunta di non eletti”
Pioggia di accuse e domande dalle minoranze in consiglio comunale dopo la decisione della sindaca Colombo di revocare le deleghe a Parini
Volano gli stracci in consiglio comunale a Nerviano tra maggioranza e opposizione dopo la revoca delle deleghe all’ormai ex assessore Sergio Parini decisa nei giorni scorsi dalla sindaca Daniela Colombo, cui era seguita a stretto giro di posta la nomina al suo posto di Enrico Fontana. Tutte decisioni già note da giorni ma comunicate ufficialmente ad inizio seduta consiliare dalla prima cittadina, che hanno innescato una pioggia di accuse e domande dai banchi delle minoranze.
Fratelli d’Italia: “Importante sapere se la maggioranza continua ad essere compatta”
Dai banchi di Fratelli d’Italia è arrivata la richiesta di rassicurazioni sulla compattezza politica della maggioranza. «Credo – ha sottolineato la capogruppo Federica Carlomagno – che come partito di opposizione sia importante sapere dalla sindaca, ma anche dalla giunta, che, come è stato detto, effettivamente le problematiche siano a livello interpersonale e che quindi la maggioranza continui comunque ad essere compatta politicamente, perché altrimenti si creerebbe un problema di gestione della città. È qualcosa che vorremmo sapere e che vorremmo vedere nel lavoro dei prossimi mesi. Mi è spiaciuto, come consigliere, apprendere questa notizia dai giornali e non dalla giunta».
PD: “Giunta formata da persone non elette dai cittadini”
I Dem, invece, hanno puntato il dito contro la composizione della giunta Colombo, che ad oggi conta un solo assessore, Flavio Cozzi, scelto tra i consiglieri comunali eletti alle amministrative del 2021. «La politica non è un pranzo di gala, ma nemmeno il circolo della regina: la politica in democrazia ha regole stringenti – è stata la presa di posizione della capogruppo Antonella Forloni -. Una sindacatura che si fondi su liste civiche, tre nel caso di Nerviano, dovrebbe essere l’espressione di un programma politico condiviso che trova la sua conferma nella costituzione di una giunta comunale. Le tre liste civiche non hanno costituito un gruppo di maggioranza unico, hanno mantenuto una individualità che ha trovato espressione nella formazione della giunta e nella scelta del presidente del consiglio comunale: alla sindaca la capacità di armonizzare quelle differenze, quelle asperità personali e caratteriali che l’unicità del programma non permette di far prevalere, pena il venir meno dell’unicità e del programma stesso».
«È veramente difficile capire quale strada stia imboccando la maggioranza – ha aggiunto Forloni -. L’esponente di spicco, il candidato più votato, si vede revocare tutte le residue deleghe: come si pone in questo la lista civica Scossa, che non fa più parte della giunta comunale? Come si pone rispetto al posizionamento forzato esterno alla giunta comunale? Queste domande attendono risposta dalla maggioranza. Nell’attesa non possiamo non rilevare come la scelta della sindaca sia una scelta che si pone al di fuori della politica, al di fuori delle scelte dei cittadini nervianesi a cui ha chiesto il voto proponendosi quale testa di ponte delle tre liste civiche. Ora la giunta della sindaca Colombo, tranne che per l’assessore Cozzi che ha gli assessorati meno pesanti in termini di spesa e scelte, è completamente formata da persone non elette dai cittadini ma fiduciari diretti della sindaca: insieme all’elevato numero di deleghe in capo alla stessa prima cittadina, è sicuramente una situazione inconsueta».
Lega: “Fontana lasci la presidenza dell’U.S. Nervianese 1919 – Ciclismo“
Dubbi anche dai banchi di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano. «Non c’è stata, neanche questa sera, una parola di ringraziamento del sindaco nei confronti dell’ex assessore Parini – le parole dell’ex sindaco Massimo Cozzi -: questo fa riflettere molto. Ritenevo e ritengo l’assessore Parini la persona più preparata, più capace e con più esperienza di questa amministrazione comunale: gli sono state revocate le deleghe, senza nemmeno una parola di ringraziamento, nonostante il percorso che ha unito le tre liste civiche sia partito da lui».
«Ci troviamo in questo momento con una giunta composta soltanto da una persona che si è presentata alle ultime elezioni – ha continuato Cozzi, cui ha poi fatto eco David Guainazzi -: gli altri tre assessori non sono stati votati da nessuno, mi sembra irrispettoso verso chi ci ha messo la faccia. Scelta legittima, ma secondo noi non rispetta il voto elettorale. La lista civica Nerviano in Comune, pur non essendosi presentata alle elezioni, oggi ha due persone in giunta: non lo ritengo rispettoso della volontà degli elettori. Noi continueremo a fare opposizione, ma ci rivolgiamo ai consiglieri di maggioranza perché si facciano un esame di coscienza: siete davvero d’accordo sulla scelta di cacciare Parini?».
Quella sulla revoca delle deleghe a Parini, peraltro, non è l’unica domanda fatta aleggiare tra i banchi del consiglio comunale dall’ex primo cittadino, che si è chiesto se la maggioranza sia stata effettivamente compatta su scelte come il campus scolastico, il taglio dei contributi alla scuola materna di viale Villoresi e il nuovo Comando unico di Polizia Locale di Nerviano e Pogliano Milanese. Non solo: da Lega, GIN e Con Nerviano è arrivata anche la richiesta al neo assessore Enrico Fontana di lasciare la carica di presidente dell’U.S. Nervianese 1919 – Ciclismo e di direttore della Coppa Caduti Nervianesi per «trasparenza e assoluto rispetto verso le altre associazioni, perché la società organizza la gara più importante a Nerviano, prende un contributo importante e ha anche una sede in comodato gratuito».
M5S: “Crisi dei rapporti personali o crisi politica?”
Le stoccate alla sindaca Colombo, peraltro, non sono arrivate solo dai banchi consiliari. «“Vivere e lavorare insieme per il bene del Comune”: questo è stato lo slogan della candidata sindaca Daniela Colombo durante la campagna elettorale dell’ottobre 2021 per le amministrative del Comune di Nerviano – ha incalzato il gruppo territoriale Ticino Olona del Movimento 5 Stelle -. Dopo le dimissioni dell’assessore Alfieri a ottobre 2023, che hanno portato a un vero e proprio valzer di deleghe, ora la sindaca Colombo ha revocato le deleghe all’ormai ex assessore Parini, peraltro già sindaco di Nerviano. La motivazione ufficiale sarebbe la difficoltà crescente nei rapporti tra sindaco ed ex assessore. Il Movimento 5 Stelle chiede se la revoca delle deleghe sia dovuta solamente a una questione di rapporti personali o celi anche una strisciante crisi politica. Che fine ha fatto lo slogan: “Vivere e lavorare insieme per il bene del Comune”?»
La sindaca: “C’è un lavoro di squadra, non una sindaca arrogante o regina”
Tutte critiche peraltro respinte al mittente dalla prima cittadina. «Ho parlato in maniera molto chiara di difficoltà nei rapporti interpersonali e quando si parla di rapporti interpersonali alcune scelte possono essere necessarie e magari anche dolorose – ha replicato la sindaca durante la seduta consiliare -. Stiamo parlando di amministrare una comunità e bisogna farlo con serietà e responsabilità. Quello che è successo è esattamente quello che è stato detto: una situazione di incompatibilità nei rapporti che hanno minato quel meccanismo di fiducia che è fondamentale nella relazione tra un sindaco e un assessore. Quella di assessore non è una carica elettiva ma fiduciaria: se viene meno questo aspetto, viene meno il rapporto e questa è la ragione per la quale ho preso questa decisione»
«C’è un lavoro di squadra, non c’è una luce splendente e neanche una sindaca arrogante o regina – ha continuato Colombo, elencando i risultati raggiunti in questi anni di mandato dalla sua amministrazione -. C’è un team che ha lavorato tanto e che per lavorare altri tre anni ha bisogno di serenità, di tranquillità e di un rapporto che sia costruttivo, di collaborazione: quello che ci unisce, a differenza magari di altre dinamiche, è quello che ci siamo impegnati a fare verso la cittadinanza, un programma elettorale che è stato condiviso da tutti, e garantisco che non c’è stata nessuna scelta adottata da questa amministrazione che non sia stata presa di comune accordo con tutti. Questo non significa che non ci sia dibattito: il dibattito c’è, ma quando si agisce lo si fa di comune accordo. Ci tengo a sottolineare l’importanza di un team e la forza di chi vive e lavora per il bene comune, esattamente come era lo slogan iniziale che ci ha uniti in questa esperienza amministrativa»
Scossa Civica: “Parini era, è e resterà il nostro punto di riferimento”
Dalla “sua” Scossa Civica, intanto, durante la seduta consiliare sono arrivate parole di stima per Sergio Parini, che «all’interno di Scossa era, è e resterà il punto di riferimento, il fulcro, l’anima del gruppo», come ha sottolineato la capogruppo Katia Cavaleri. «Scossa Civica desidera esprimere un sentito ringraziamento a Sergio Parini, manifestando gratitudine per l’impegno profuso in questi anni come amministratore – le sue parole -. La lista, di cui Sergio è stato primo rappresentante nella passata amministrazione, dopo la sua candidatura a sindaco sostenuta dalle tre liste civiche, ha sempre trovato in lui ispirazione e motivazione anche grazie al suo essere sempre presente e in prima linea da lunghi anni sul nostro territorio. Possiamo tranquillamente affermare, senza ombra di dubbio, che in Sergio si possa riscontrare la centralità del progetto della “buona e sana” politica locale, sinonimo di partecipazione e di proattività per il miglioramento della qualità della vita dei suoi concittadini di cui il nostro gruppo si è fatto portatore».
«Questo suo modo di vedere e vivere la cosa pubblica, ci porta a proseguire l’impegno preso con i nostri concittadini alle passate elezioni e a perseguire e concretizzare il progetto presentato con il programma elettorale condiviso con le liste della coalizione. Proprio per questo siamo certi che non ci mancherà l’apporto di Sergio, come ha sempre fatto, anche senza sedersi tra i banchi del consiglio comunale con il suo contributo alla nostra comunità sotto molteplici aspetti. Giunti circa a metà del mandato, abbiamo il dovere di attuare al meglio ciò per cui siamo stati scelti dai nostri concittadini, onorando il compito assegnatoci».
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