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Elezioni a Busto Garolfo, intervista “a quattro” ai candidati sindaco

A pochi giorni dalle elezioni, LegnanoNews ha voluto conoscere meglio i candidati con un’intervista tra programmi elettorali, piatti preferiti, luoghi del cuore e gusti musicali

È quasi finito il conto alla rovescia per le prossime elezioni amministrative a Busto Garolfo: sabato 8 e domenica 9 giugno in paese si vota per rinnovare il consiglio comunale e scegliere il prossimo sindaco. Quattro i candidati in corsa per la poltrona più alta di Palazzo Molteni: Marcello Manno per la civica Paese Libero, Marco Binaghi per il centrodestra, Patrizia D’Elia per Insieme per Busto e Giovanni Rigiroli per Busto Garolfo Paese Amico.

A pochi giorni dalla tornata elettorale, LegnanoNews è andato a conoscere meglio i candidati con un’intervista tra programmi elettorali, piatti preferiti, luoghi del cuore e gusti musicali.

Il bisogno di sicurezza è una delle istanze che più di frequente arrivano dalla popolazione. E’ anche un tema particolarmente “caldo” a Busto Garolfo, a più riprese finita sui giornali per lo spaccio nei boschi e non immune, come un po’ tutto il territorio, al fenomeno delle infiltrazioni mafiose. Quali proposte avete inserito nei vostri programmi?

Marcello Manno – La lotta alla ‘ndrangheta e allo spaccio di cocaina sarà per noi una delle priorità del programma elettorale. Intendiamo combattere la ‘ndrangheta con un controllo più assiduo nelle parti interessate e come abbiamo già fatto nei mesi scorsi con la continua informazione al prefetto e le richieste di intervento delle forze armate, oltre che con l’aggiunta di telecamere nei punti strategici e una postazione mobile della Polizia Locale per multare chi si rifornisce in quei luoghi.

Giovanni Rigiroli – Negli ultimi 10 anni abbiamo operato con attenzione con interventi di repressione ma anche di prevenzione attraverso la formazione e l’educazione civica. Lo spaccio di droga è una piaga che abbiamo sempre monitorato, intervenendo per le nostre competenze. Abbiamo agito a stretto contatto con Forze dell’Ordine, Prefettura e sindaci dei Comuni coinvolti. Continueremo ad operare in collaborazione con le forze dell’ordine; posizioneremo altri portali di lettura targhe nelle “vie dello spaccio”, amplieremo il sistema di videosorveglianza sul territorio ed estenderemo il più possibile gli orari di servizio della Polizia Locale. La lotta alla criminalità organizzata e alle mafie necessita una risposta: proponiamo una Commissione Consiliare antimafia e criminalità organizzata per dare alla politica uno strumento specifico per discutere ed organizzare le azioni di risposta a questo grave fenomeno.

Marco Binaghi – Il nostro programma elettorale ha l’obiettivo, ambizioso, di cambiare, in meglio, Busto Garolfo ed Olcella. Uno dei temi centrali per il vero cambiamento, parte proprio dal risolvere il problema “sicurezza”, non solo percepita, ma soprattutto reale. Purtroppo lo spaccio di droga, i furti nelle abitazioni private, negli esercizi commerciali, financo negli spazi comunali e parrocchiali hanno determinato una brutta nomea al nostro territorio. Per combattere questo fenomeno abbiamo pensato all’introduzione dei c.d. “piani per la sicurezza”, con la predisposizione di una convenzione con le diverse Polizie Locali dei comuni limitrofi, affinché si possa realizzare un “unico comando di coordinamento” che consenta una maggiore, capillare e costante presenza sul territorio degli agenti di Polizia, oltre che l’apertura di un tavolo di lavoro con anche la Prefettura competente.

Patrizia D’Elia – La sicurezza per noi è un tema fondamentale che deve essere affrontato con serietà. Potenzieremo i sistemi di videosorveglianza nei punti sensibili del paese, anche tramite partecipazione ad appositi bandi nazionali e regionali, e ci assicureremo poi del corretto funzionamento delle videocamere con manutenzioni precise. Potenzieremo poi il ruolo della polizia locale: l’amministrazione non deve intendere la polizia locale come strumento per fare cassa tramite le sanzioni, ma come primo presidio per la sicurezza, inviandola a monitorare i punti critici (ad es. quelli dove avviene lo spaccio di droga). Ma la sicurezza a nostro avviso parte anche dal far rivivere il paese: un paese vissuto e illuminato è un paese più sicuro; pertanto è fondamentale da un lato potenziare l’illuminazione pubblica, dall’altro ritornare a far rivivere il paese ed in particolare il centro cittadino.

Quella contro la discarica di rifiuti speciali nell’ATeG11 è una battaglia che il comune di Busto Garolfo porta avanti ormai da anni, e che ancora vi vede impegnati nelle aule giudiziarie. Come pensate di procedere, se sarete eletti?

Patrizia D’Elia – Le cave di Casorezzo sono una criticità importante: purtroppo il Comune è stato sconfitto in giudizio avendo perso anche l’ultimo ricorso al Consiglio di Stato. Questo ovviamente non significa che sia nostra intenzione arrenderci: lavoreremo senza sosta per scongiurare la creazione della discarica arrivando all’applicazione di quanto prevede per l’area il nuovo Piano Cave. In caso estremo di impossibilità di bloccare del tutto il progetto, metteremo in campo ogni iniziativa possibile per far sì che la realizzazione sia la meno impattante possibile sul nostro territorio. Riteniamo la nostra distanza dai partiti un grande punto di forza nell’affrontare una situazione dove Città Metropolitana a guida PD e Regione a trazione Lega hanno gravi responsabilità: non dobbiamo difendere nessuno e il nostro unico interesse sarà la tutela del territorio e della salute dei cittadini di Busto Garolfo.

Marco Binaghi – Prima di pronunciarsi bisognerebbe leggere le carte processuali. Se vi fosse un barlume per impugnare la pronuncia del Consiglio di Stato, lo farò anche grazie al supporto di colleghi esperti in diritto amministrativo. Lascia increduli che all’interno di un PLIS Città metropolitana abbia avallato un progetto di discarica, rimanendo sorda alle richieste degli agricoltori e dei cittadini di Busto Garolfo, Olcella e Casorezzo. Assurdità ancor più evidente visto che all’interno della discarica Città metropolitana e Solter sostengono si possano eseguire operazioni di recupero R5 in spregio alle disposizioni del PRGR che autorizza solo il riempimento della Cava Baciaccola con rifiuti da agricoltura e similari. Monitoreremo cosa verrà gettato nella discarica anche attraverso il contributo dei comitati, avvalendoci di un ente terzo che certifichi la salute dei terreni e delle falde acquifere.

Giovanni Rigiroli – La nostra amministrazione in questi 10 anni si è opposta in modo fermo al progetto di discarica Solter. Purtroppo siamo arrivati ad amministrare quando la partita era già iniziata e c’erano stati passaggi che hanno reso più complicato questo percorso. Abbiamo ottenuto la bocciatura definitiva del progetto di discarica contenente amianto e tramite azioni legali abbiamo tenuto bloccata la discarica per 10 anni ottenendo modifiche migliorative del progetto. Con le ultime sentenze il Consiglio di Stato dice che l’attuale progetto risponde alla normativa regionale. Proseguiremo a monitorare e controllare le fasi successive. Stiamo valutando di procedere in Cassazione. Ora si apre un fronte per il nuovo Piano Cave, impugnato da Solter, sul quale abbiamo ottenuto che nell’area si potrà escavare meno senza poter conferire altri rifiuti. Il nostro impegno continua con la costituzione in giudizio.

Marcello Manno – La battaglia contro la discarica negli anni non è stata incisiva. Questa amministrazione si è limitata a seguire una via legale che non ha portato frutti, ma che si è rinchiusa in un vicolo chiuso. La nostra idea é quella di controlli continui e repentini dei camion in entrata nella discarica, tenendo sotto controllo i prodotti che andranno a smaltirsi e, qualora non fossero a norma, fermare i mezzi con fermi amministrativi e sanzioni. Solo così si potrà veramente fermare la discarica o avere la certezza che tutto sia in regola.

Qual è il vostro sogno nel cassetto per i prossimi cinque anni in caso di vittoria elettorale?

Marcello Manno – Ci piacerebbe compiere l’opera di bonifica dell’area Rimoldi e vedere crescere nello stesso posto un’area per giovani e anziani gestita da privati che sia accogliente e divertente con percorsi vita per anziani e giovani, zone ristoro e apericena, negozi vari all’interno e pizzerie e ristoranti, con un parcheggio silos di proprietà del comune per chi accede all’area divertimento.

Giovanni Rigiroli – Vedere realizzate tre grandi opere che abbiamo nel nostro programma elettorale: un palazzetto dello sport al servizio anche della scuola media Caccia; ampliare la RSA San Remigio di proprietà comunale per ricavare un importante incremento di posti e gli spazi necessari per implementare un centro diurno per anziani; eealizzare un pala-feste coperto e chiuso per eventi/manifestazioni ed attività di socializzazione.

Marco Binaghi – Il nostro obiettivo è quello di cambiare Busto Garolfo e Olcella, ad iniziare dalla realizzazione di un progetto di rigenerazione dell’intero tessuto urbano, intervenendo sul PGT e sul regolamento edilizio. Attrarre gli imprenditori, valorizzando i giovani ed il lavoro di alto livello professionale nel nostro territorio con la realizzazione di un ITS Technology. Riqualificare totalmente le zone verdi e valorizzare il Parco del Roccolo ed il nostro parco comunale, con anche la realizzazione di una nuova struttura ricettiva. Ripensare ad un sistema socio-assistenziale che possa agevolare i cittadini bustesi ed olcellesi, e garantire la sicurezza ai cittadini. Solo così si potrà realizzare il cambiamento epocale che ho, e che abbiamo, in mente. Ecco il motivo del mio slogan: “la scelta giusta”.

Patrizia D’Elia – Il nostro sogno è riportare Busto Garolfo ad essere un paese vivo, dove i cittadini hanno modo di avere una vita sociale piena e di sentirsi parte di una comunità. Vogliamo fermare il trend di trasformazione del comune in un dormitorio e invertirlo radicalmente: sogniamo una Busto Garolfo ricca di eventi partecipati per tutte le età, in cui la piazza non sia solo uno spazio intorno a una fontana ma sia vissuta da bambini, famiglie e anziani, un paese attrattivo per l’apertura di bar, negozi e attività commerciali, in cui ci siano luoghi di ritrovo per tutti (pensiamo a centri diurni per anziani, luoghi di aggregazione per i giovani e strutture “dopo di noi” per i disabili) e in cui il volontariato e l’associazionismo siano risorse valorizzate. Non ci interessano nuove gigantesche opere pubbliche che si trasformano in cattedrali nel deserto: sogniamo un paese vissuto, curato e sicuro.

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 03 Giugno 2024
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