2 giugno 1946: la mappa del voto al referendum nel Legnanese
Il 2 giugno 1946 due cittadini su tre nel Legnanese scelsero la Repubblica. Per l'Assemblea Costituente la maggioranza scelse la DC
2 giugno 1946, gli Italiani scelgono di far diventare l’Italia una Repubblica dopo 85 anni di regno dei Savoia, venti dei quali passati sotto la dittatura fascista. Anche nel Legnanese 78 anni fa due cittadini su tre scelsero la Repubblica: utilizzando i dati dell’archivio storico del Ministero dell’Interno LegnanoNews ha analizzato i risultati emersi dalle urne del Legnanese al referendum, il cui esito avrebbe cambiato la storia del nostro Paese.
I RISULTATI DEL REFERENDUM
È la Corte di Cassazione il 18 giugno 1946 a rendere ufficiale la nascita della Repubblica Italiana dopo aver valutato risultati e ricorsi. L’affluenza è stata massima: su poco più di 28 milioni di aventi diritto al voto, gli italiani che vanno alle urne sono quasi 25 milioni, poco più dell’89%, e l’ago della bilancia sono soprattutto le donne, che tra i votanti fanno la parte del leone esprimendo quasi un milione di preferenze in più degli uomini.
Vince la Repubblica, ma il risultato è meno schiacciante di quanto si sarebbe potuto pensare: a scegliere di archiviare il regno dei Savoia sono “solo” 12.718.641 di italiani, ovvero il 54,27%, mentre altri 10.718.502, pari al 45,73%, avrebbero voluto confermare la Monarchia. Lo spoglio, inoltre, restituisce l’immagine di un Paese spaccato in due: al Nord la vittoria della Repubblica è netta, mentre il Sud è ancora per la Monarchia.
Il 2 giugno 1946 gli italiani però non votano solo per decidere la forma di governo, ma anche per dare vita all’Assemblea costituente, i cui lavori avrebbero permesso alla Costituzione di entrare in vigore dal 1° gennaio 1948. E le urne sanciscono l’affermazione dei tre partiti di massa: la maggioranza relativa va alla Democrazia Cristiana con il 35,21%, seguita dal Partito socialista e dal Partito comunista che, insieme, raggiungono il 39,16%.
IL VOTO DEL 2 GIUGNO 1946 NEL LEGNANESE
Se in linea generale le percentuali più “bulgare” per la Repubblica arrivano dal Nord Italia, Legnano e dintorni non fanno eccezione: in base ai dati presenti nell’archivio storico delle elezioni del Ministero dell’Interno anche a “casa nostra” due elettori su tre il 2 giugno 1946 scelgono la Repubblica. Ovunque nel nostro territorio la sconfitta della monarchia è netta, ma il primato di comune più repubblicano va a Canegrate, dove il 78,82% dei votanti ha detto basta alla Repubblica. È Parabiago, invece, la “roccaforte” dei Savoia: la città della calzatura, infatti, è l’unico comune del Legnanese dove i voti per la Monarchia superano, anche se di pochissimo, il 35%.
A Legnano la Repubblica è stata scelta dal 65,79% degli elettori, a Busto Garolfo dal 70,56%, a Cerro Maggiore dal 69,91%, a Nerviano dal 68,51%, a Rescaldina dal 70,88%, a San Giorgio su Legnano dal 65,97% e a San Vittore Olona dal 65,39%. Busto Garolfo, allora, raccoglieva anche gli elettori di Villa Cortese, che solo nel 1966 è diventato un comune indipendente. Dairago, invece, solo nel 1957 si separerà da Arconate, dove a scegliere la Repubblica è stato il 63,23% degli elettori.
Anche i risultati del voto per l’Assemblea costituente nel Legnanese sono in linea con i risultati nazionali: la maggioranza relativa va alla Democrazia Cristiana, che in tre comuni (Busto Garolfo, Nerviano e San Giorgio su Legnano) ottiene addirittura la maggioranza assoluta, seguita dal Partito socialista e dal Partito comunista. Con l’eccezione di Legnano, unico comune del territorio dove il PCI supera i socialisti con uno scarto di poco più di due punti percentuali.
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