L’associazione milanese Amici Di Gastone ONLUS presenta lo spettacolo “Uomo e Galantuomo”. L’eventi si terrà domenica 26 maggio al teatro oratorio di San Lorenzo a Parabiago a favore della fondazione Focolare Don Guanella.

Rifacimento di una commedia napoletana di Eduardo De Filippo, lo spettacolo  va in scena grazie alla collaborazione di Stefano Esposito, presidente dell’associazione, e Marco Carelli, volontario parabiaghese della fondazione, già in contatto per una raccolta fondi prima del periodo covid ma diventata una necessità dopo la pandemia.

“Un entusiasmo fuori dal normale”, dichiara Marco quando pensa allo spettacolo e all’impatto che potrebbe avere per l’associazione. Volontario da tempo, la sua dedizione lo porta a partecipare alle raccolte di generi alimentari e agli eventi come “La Notte dei Senza Dimora” in cui lui stesso ha vissuto l’esperienza: dopo una cena organizzata ha provato a dormire una notte in strada insieme a loro.

La fondazione aiuta i senza fissa dimora che loro chiamano i “gioielli” donando anche un pasto caldo, una bevanda o degli indumenti ma ha come obbiettivo principale di andare oltre: il reinserimento in società. Con la scusa dell’offerta di un bisogno, i volontari si avvicinano alle persone, le ascoltano e si mettono a disposizione per mostrargli a un futuro diverso.

La Casa di Gastone

Il Focolare ha sede a Monguzzo, vicino a Erba, ed è stata fondata 3 anni fa durante il periodo covid e successivamente alla chiusura del “Rifugio”, struttura in cui si aiutavano i migranti al confine con la Svizzera dove si insegnava anche l’italiano, chiusa causa pandemia.

L’idea di fondo è nata grazie alla collaborazione degli Amici di Gastone dell’Opera Don Guanella che insieme hanno fondato La Casa di Gastone (www.casadigastone.org), struttura che ospita i senza tetto. L’anima della casa sono proprio i volontari degli Amici di Gastone, che prende il nome dal loro primo ospite, i quali operano già dal 1986 promuovendo l’inclusione e l’umanità verso chi ha più bisogno. L’obbiettivo non è riempire la comunità ma renderla un ponte verso la società, aiutarli a riavere un’identità.

Marco è uno di questi volontari e ci racconta che i giovedì sera girano per Milano mettendosi all’ascolto ed empatizzando con loro. Non utilizzano delle divise proprio per esaltare il loro lavoro ma il lato umano.

Lo Spettacolo

“La cosa più bella sarebbe sensibilizzare al volontariato”, così Marco ci confida quando chiediamo dello spettacolo. Lui sarà presente portando la sua testimonianza, esperienza che fa bene a chi la riceve ma anche a chi la svolge.

Lo spettacolo si terrà domenica 26 maggio alle 16 nel teatro che accoglierà circa 200 persone e per il biglietto è prevista un’offerta simbolica a partire da 5 euro. I soldi raccolti verranno utilizzati per sostenere la struttura di Milano e per comprare beni da donare.