Nerviano alza la voce: “Stop al degrado del Bozzente”
Nerviano chiede una serie di interventi che mettano fine alla situazione di degrado in cui versa il torrente e la pulizia delle vasche di laminazione
Bozzente, così non va. Nei giorni scorsi il Comune di Nerviano è tornato ad alzare la voce per chiedere agli Uffici d’Ambito della Città metropolitana di Milano e delle Province di Varese e Como, alla società che gestisce il servizio idrico integrato in Provincia di Varese, al Parco dei Mulini, al Parco dei Mughetti e al Comune di Lainate una serie di interventi che mettano fine alla situazione di degrado in cui versa il torrente e la pulizia delle vasche di laminazione.
«A seguito di segnalazione in data 20 marzo trasmessa dal Comando di Polizia Locale di Nerviano, riguardante il degrado e la necessità di pulizia delle vasche di laminazione del Torrente Bozzente, si evidenzia che la Polizia Locale ha allenato il numero di emergenza di Protezione Civile Regionale – spiegano da Piazza Manzoni -. Purtroppo alla segnalazione non è seguito nell’immediatezza l’atteso sopralluogo da parte degli enti preposti ma solo una nota di ARPA Lombardia pervenuta in data 20 marzo che ritiene utile provvedere a mantenere monitorata la situazione e che l’Ufficio Ambiente provveda ad attivare il gestore del servizio idrico integrato per verifica degli scolmatori nonché attivare intervento di rimozione del materiale accumulato».
«Il degrado del fiume non riguarda solo i rifiuti accumulati durante le recenti piene, ma anche l’evidente presenza di materiale galleggiante proveniente da monte negli ultimi giorni caratterizzati da regime di morbida – aggiungono dal Comune di Nerviano -; negli ultimi anni la qualità delle acque del torrente Bozzente ha evidenziato singoli episodi di inquinamento acuto, da collegare soprattutto alla insufficiente gestione dei depuratori pubblici e privati, e un inquinamento di fondo dovuto anche a scarichi reflui non completamente depurati e all’incapacità del torrente di incorporare i disturbi dovuti alle acque depurate, data l’esigua portata naturale rispetto a quella degli scarichi».
Il risultato troppo spesso sono schiuma, acque torbide e cattivi odori, tanto da spingere la sindaca Daniela Colombo, l’assessore alla partita Sergio Parini e il responsabile di area Pietro Loddo a sottolineare che «il recupero del territorio in cui Regione sta investendo con le opere ambientali nelle aree di laminazione del torrente Bozzente prevede anche la realizzazione di zone umide e darà buoni risultati solo se la qualità dell’acqua tenderà progressivamente e velocemente verso un “dovuto” miglioramento».
Un cronoprogramma, però, per arrivare ad una qualità “buona” ancora non c’è. Da lì le richieste del Comune di Nerviano, che a Regione Lombardia e al Contratto di Fiume Olona-Bozzente-Lura chiede di «farsi carico degli investimenti necessari all’ammodernamento delle infrastrutture del ciclo delle acque, in particolare i depuratori pubblici, per raggiungere quanto prima lo stato di qualità dell’acqua del Torrente Bozzente “sufficiente” a norma di legge, anche tramite depurazione con standard più elevati rispetto ai limiti di legge e fissando tempistiche certe e relativi programmi di investimento per raggiungere l’obiettivo di qualità “buono” nei tempi fissati».
Dagli Uffici di Ambito di Varese, Como e Milano, invece, Piazza Manzoni si aspetta che vengano realizzate «tutte le opere necessarie alla corretta gestione delle acque reflue, in particolare per gli impianti di depurazione e le attività di verifica del buon funzionamento e di manutenzione periodica degli sfioratori di piena, con una puntuale e costante attenzione alle problematiche di carattere odorigeno», mentre alle Province e alla Città metropolitana chiede di «non rilasciare autorizzazioni in deroga e revocare quelle eventualmente rilasciate» e di comunicare a tutti i Comuni rivieraschi la «situazione delle eventuali deroghe concesse e per quali sostanze».
Chiudono il quadro la richiesta ai gestori dei servizi di depurazione sia pubblici che privati di «mantenere in perfetta efficienza gli impianti», di «comunicare eventuali fermi e guasti» e di «fare espresso elenco e comunicare agli enti preposti e al Plis Parco dei Mulini qualunque altra problematica impedisca loro di scaricare acque di qualità migliore, rispetto a quelle attualmente conferite al fiume», e quella ad ARPA Lombardia e ad Arpa Varese di «intensificare i controlli sugli scarichi, al di là dei minimi previsti per legge in modo da avere un quadro più dettagliato della evoluzione dell’ecosistema fluviale» e di «inviare periodicamente o pubblicare tempestivamente sui siti internet i dati di qualità delle acque del torrente Bozzente rilevati nelle varie stazioni di campionamento».
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