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Zucchi di Rescaldina: dopo l’occupazione l’azienda apre la trattativa per il trasferimento

Dopo l'azione di forza di oggi, venerdì 3 maggio, la direzione ha annunciato di voler ascoltare sindacati e dipendenti

Aperto il tavolo di trattativa tra i sindacati e la proprietà della Zucchi di Rescaldina. Proprio nella giornata di ieri, giovedì 2 maggio, i lavoratori avevano indetto un’assemblea permanente con occupazione dell’azienda per protestare la modalità di comunicazione della scelta di traferire temporaneamente l’attività in attesa del completo rinnovo del sito rescaldinese. In sintesi la proprietà aveva annunciato di dover dislocare gli uffici e la produzione per due anni, ma senza entrare nel dettaglio logistico. Dopo l’azione di forza oggi, venerdì 3 maggio, la direzione ha annunciato di voler ascoltare sindacati e dipendenti. Un primo incontro, infatti, è stato fissato per il prossimo martedì 14 maggio, poi ci sarà anche un secondo appuntamento verso la fine del mese.

Durante il confronto le tre parti sindacali Cgil, Cisl e Uil dovranno illustrare in maniera dettagliata le necessità espresse dai 130 lavoratori che hanno partecipato all’azione di protesta in maniera massiccia (l’80% di adesione) bloccando per una intera mattinata anche i cancelli ed i camion.

I motivi della protesta

I disagi sono relativi per lo più agli spostamenti: in generale gli uffici saranno divisi tra Legnano (viale Cadorna), Vimercate, Milano e provincia di Pavia. Per numerosi dipendenti, ha spiegato Vito Zagaria, segretario FEMCA CISL Milano Metropoli con Luciano Pellizzaro segretario FILCTEM Cgil Ticino Olona, sarà quindi un «sacrificio. Molti di loro abitano qui in zona, alcuni vengono al lavoro in bicicletta. C’è chi poi è ad un passo dalla pensione. Non sono pacchi postali che si possono spostare, sono lavoratori con esigenze. Era questo il messaggio che abbiamo voluto dare, un messaggio recepito dall’azienda. Per questo abbiamo sciolto l’occupazione».

occupazione zucchi

Due anni per rinnovare il sito di via Legnano

La Zucchi si sta apprestando a rinnovare l’intera area di via Legnano a Rescaldina. Si tratta di un’operazione articolata che vedrà il completo rinnovo della parte produttiva, ossia i capannoni e non solo quella. L’intervento durerà 18 mesi, ma ci vorranno sei mesi per la parte burocratica. Per sindacati e lavoratori è una situazione incerta sotto tanti aspetti: «L’azienda non si interfaccia con il Comune, bensì con Città Metropolitana – affermano Zagaria e Pellizzaro -. Insomma non c’è chiarezza. Il progetto c’è, ma tutti sappiamo che interfacciarsi con il pubblico soprattutto nel momento in cui ci sono interventi infrastrutturali che interessano strade come la Saronnese, non sempre sono facili. Non è detto che torneremo qui tra due anni, magari ci vorrà di più. Oppure no. Anche per questo chiediamo alla proprietà di andare incontro ai lavoratori e darci certezze. Dal nostro canto continueremo a vigilare e chiederemo anche all’Amministrazione rescaldinese di mobilitarsi per far sì che questo percorso procedi al meglio».

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Pubblicato il 03 Maggio 2024
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