Quel viale per più di due decenni Valter Binaghi lo ha percorso ogni giorno, per raggiungere in classe i suoi studenti. Da oggi, venerdì 3 maggio, quel viale che ogni giorno accoglie migliaia di ragazzi diretti al Liceo Cavallaeri e all’ITET Maggioli di Parabiago porta il suo nome, il nome di un insegnante, un musicista, un romanziere che ad oltre dieci anni dalla sua scomparsa sarà ricordato non solo da chi lo ha visto sedere in cattedra, ma anche dagli studenti di oggi e dalle generazione future, perché il suo esempio e il suo ricordo possano sopravvivergli.

“Un personaggio indimenticabile per il Liceo Cavalleri”

«Valter è stato un personaggio indimenticabile per questa scuola – ha sottolineato la presidente del consiglio comunale di Parabiago Adriana Nebuloni durante la cerimonia di intitolazione -. Tutti i suoi alunni gli erano più che affezionati, oltre che per il suo lavoro, perché aveva un grande senso di umanità e di inclusione: chi aveva Valter come insegnante era un alunno fortunato. Il sindaco del Comune di Parabiago ha portato molto volentieri in Città metropolitana, di cui è consigliere, una mozione proprio per arrivare a questo momento: intitolare questo ingresso al professore era doveroso».

«Oggi diamo compimento ad una deliberazione assunta all’unanimità dal consiglio metropolitano – ha aggiunto il consigliere delegato all’edilizia scolastica della Città metropolitana Roberto Maviglia -: mi fa piacere essere qui a ricordare una persona importante per la scuola, per tanti ragazzi e per tutto il territorio. Quando è stata presentata la mozione ci siamo fatti raccontare la figura di Valter Binaghi, ed è emersa la sua capacità di fare amare la scuola e di coinvolgere i ragazzi. Binaghi è stato però anche tante altre cose, una mente eclettica che ci è stata sottratta troppo presto, e con piacere oggi concretizziamo la volontà del consiglio metropolitano: ogni mattina entrando a scuola chi lo ha conosciuto potrà ricordarlo, e gli altri potranno scoprire chi era».

“Sulle sue gambe camminavano idee importanti”

Studenti che abbiano conosciuto Binaghi, al Cavalleri, ormai non ce ne sono più, ma la sua memoria è ancora viva e non solo per la foto che tuttora lo ricorda nell’aula docenti. «Oggi porto una gioia e un rammarico – è stato il tributo del dirigente scolastico del Liceo Cavalleri Simone Finotti -. La gioia è l’intitolazione dello spazio al professor Binaghi che per 25 anni ha insegnato al Liceo Cavalleri e ha lasciato ricordi mai neutri, quasi sempre polarizzati in positivo: quasi tutti quelli che lo hanno conosciuto me ne hanno parlato dicendo che era un grande. Il rammarico, invece, è quello di non averlo mai conosciuto, essendo arrivato a scuola come docente dopo la sua scomparsa, nel 2015, e tornato come dirigente nel 2022».

«Ho scoperto il professor Binaghi da Wikipedia – gli ha fatto eco Lucia Pacini, dirigente scolastica dell’ITET Maggiolini -: alla fine della lettura ho capito di essermi persa l’occasione di conoscere una persona di valore, una persona di sostanza. Ho avuto proprio la sensazione di aver incontrato, anche se virtualmente, una persona che faceva camminare sulle sue gambe idee importanti, di democrazia ma anche di educazione, non solo di istruzione».

“Ha lasciato un’impronta in tutti i suoi studenti”

A ricordare Valter Binaghi durante la cerimonia di intitolazione del viale hanno pensato di aneddoto in aneddoto amici, familiari ed ex studenti, chi raccontando a tutti il “suo” Valter Binaghi e chi condividendo a mezza voce un ricordo, ma tutti sempre con un sorriso commosso.

«Per noi è veramente bello vedere che dopo 11 anni la memoria di mio padre sia ancora viva ed importante – sono state le parole del figlio Francesco Binaghi -: è bello vedere che, nonostante il preside non lo abbia conosciuto direttamente, a scuola si ricordi ancora il suo lascito, ed è bello che la mozione per l’intitolazione sia stata approvata all’unanimità. Tutto questo è emblematico di mio padre: era una persona che aveva idee forti, però riusciva sempre e comunque a rapportarsi e a trovare un canale di confronto con tutte le persone, sapeva scindere molto bene il piano delle idee dal piano personale e questo è un insegnamento che la politica dovrebbe ritrovare».

«Abbiamo immaginato questo momento come un giorno di festa – ha aggiunto il consigliere comunale di Parabiago Giuliano Polito, ex alunno di Binaghi -. Mi fa piacere ricordare Valter Binaghi per come lo ricordo io da studente: lui era uno che entrava in classe, si sedeva sulla cattedra e si guardava intorno, e se vedeva che nessuno era interessato se ne andava per tornare qualche minuto dopo e vedere se era cambiato qualcosa. Era una persona capace di qualsiasi cosa, e ha lasciato un’impronta in tutti coloro che lo hanno avuto come insegnante. Come studenti io e i miei compagni di classe siamo stati fortunati, perché a distanza di anni i ricordi sulle persone che ci hanno accompagnato in questo percorso sono quasi tutti positivi e anche quando c’è stata occasione di scontro il ricordo è sempre agrodolce, è sempre un ricordo con il sorriso: Valter però è stato speciale e personalmente tenevo molto a questa intitolazione».

Chi era Valter Binaghi

Scrittore, musicista e insegnante di storia e filosofia per le classi del triennio al Liceo Cavalleri di Parabiago, Binaghi, classe 1957, negli anni ’70 si è occupato di controcultura e movimenti giovanili come redattore della rivista Re Nudo, come collaboratore occasionale del quotidiano Lotta Continua e per Arcana Editrice, per cui ha curato la pubblicazione di alcuni volumi dedicati alla musica pop.

Ha scritto diversi romanzi e racconti lunghi e come musicista si è dedicato principalmente al blues, prendendo parte a diverse formazioni musicali, come Blues Ortiga, Blue Valentine e Doctor Blue and the Healers, e ha fondato i Robinia Caravan, composta da molti suoi ex studenti. È venuto a mancare il 12 luglio 2013, pochi giorni prima del suo 56esimo compleanno.

Da anni Busto Garolfo, il comune dove viveva, gli dedica una rassegna musicale estiva. L’iter per l’intitolazione, deliberata a settembre, aveva preso le mosse già nel febbraio 2023, anno del decennale della sua scomparsa, da una condivisione di intenti tra suo figlio, il consigliere comunale di Busto Garolfo Francesco Binaghi, e Giuliano Polito, suo ex studente e consigliere comunale a Parabiago: il documento era stato portato in consiglio metropolitano dal sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi ed era poi stato approvato all’unanimità, anche grazie alla collaborazione della consigliera Sara Bettinelli, sindaco di Inveruno.