Nuova gestione per la biblioteca di Parabiago: arriva “Fondazione per Leggere”
Il cambio di gestione non comporterà per gli utenti della biblioteca nessuna interruzione nell'erogazione del servizio
La biblioteca di Parabiago cambia gestione: nei giorni scorsi il consiglio comunale ha dato il via libera allo statuto e al protocollo di intesa per l’affidamento in house providing dei servizi bibliotecari a “Fondazione per Leggere”, network bibliotecario fondato nel 2006 con sede ad Abbiategrasso che riunisce una sessantina di biblioteche del Sud Ovest Milanese.
Il passaggio, che non comporterà interruzioni nel servizio, è l’ultimo tassello di un percorso iniziato a fine 2021 con la delibera di giunta che ha dato il via libera al recesso dal CSBNO e proseguito qualche mese dopo con la ratifica del consiglio comunale, che ha messo nero su bianco il passo indietro dall’azienda speciale consortile con decorrenza dal prossimo luglio. Una scelta, quella di Piazza della Vittoria, che affonda le sue radici in alcuni «aspetti di criticità nella gestione dell’azienda» emersi in assemblea nel corso del 2021, con il Comune che aveva «formalmente espresso contrarietà rispetto ad alcune decisioni assembleari in materia di gestione economico-finanziaria dell’azienda». I soli servizi bibliotecari erano rimasti in capo all’azienda per dare continuità al servizio, e ormai la data del recesso vero e proprio è alle porte.
«L’approvazione di questa delibera segna un passaggio importante e voluto da questa amministrazione – spiega il sindaco Raffaele Cucchi -. Riteniamo, infatti, di aver agito nell’interesse dell’ente e della comunità, sia in termini di miglioramento del servizio, sia di razionalizzazione e risparmio delle risorse economiche comunali. Decidere di uscire dal CSBNO non è stata affatto una scelta semplice, ma dettata da alcune considerazioni amministrative che hanno messo in evidenza costi di servizi dei quali il nostro ente non ha mai fatto uso. Il CSBNO, infatti, fornisce una serie di attività che vanno oltre i servizi bibliotecari, come ad esempio la gestione diretta del personale scolastico. In tal senso il Comune di Parabiago ha contribuito per gli anni in convenzione, al pagamento dell’Iva pro-rata che non veniva recuperata dagli specifici contratti di servizio erogati ad altri comuni».
«Tengo a sottolineare, però – prosegue Cucchi -, che abbiamo affrontato la nostra permanenza con grande responsabilità e attenzione nel rispetto di ciò che prevede lo statuto dell’azienda speciale, ma soprattutto operando sia per evitare disservizi alla cittadinanza, ma anche per far comprendere al consorzio quale fosse il modo corretto di operare per la migliore gestione dei servizi resi ai Comuni. Suggerimenti che in parte sono stati recepiti dal nuovo direttore generale. Pertanto partendo dal presupposto che i servizi che intendiamo potenziare e migliorare come ente sono quelli bibliotecari, abbiamo scelto di conferire in Fondazione per Leggere che si occupa unicamente e prioritariamente di servizi bibliotecari mettendo a disposizione strumenti e rifornimenti specifici. Infine, ma non da ultimo, per i cittadini questo cambiamento non comporterà interruzione di alcun servizio, semmai verranno potenziati».
«Fondazione per Leggere è sicuramente una realtà vicina al nostro territorio – aggiunge l’assessore alla Cultura Barbara Benedettelli -. Nel conoscerne l’operatività traspare la passione per i libri e per la cultura in generale, ma anche una grande attenzione nel sapersi rinnovare attraverso un metodo di indagine in sinergia con i soci e nell’utilizzo dell’innovazione tecnologica ripensando la biblioteca come luogo accessibile a tutti. La nostra scelta nel cambiare il tipo di gestione dei servizi bibliotecari si fonda soprattutto nel diverso approccio che CSBNO e Fondazione hanno nell’erogazione di servizi, non solo su criticità riscontrate in merito alla gestione economico finanziaria».
«Innanzitutto – conclude l’assessore alla partita -, Fondazione per Leggere è una realtà snella (conta solo sette dipendenti) e strettamente specializzata nei servizi bibliotecari di base, ma offre anche sostegno, formazione, innovazione. E non si ferma a questo. Uno dei servizi che andiamo ad acquisire, per esempio, è quello di avere accanto degli esperti che ci guideranno anche per riqualificare la struttura interna della nostra biblioteca e per una diversa gestione e vivibilità degli spazi. Ci sono poi i progetti che riguardano la formazione per i cittadini non alfabetizzati digitalmente o quelli legati alle biblioteche scolastiche per farle comunicare con la biblioteca comunale. Inoltre, offre al cittadino un servizio di assistenza online h24 con la ricezione di risposta entro le 24 ore. Quindi non solo il mero prestito di un testo, ma anche e soprattutto uno spazio in evoluzione e a misura di territorio».
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