Maxi esercitazione di Protezione Civile a Rescaldina: simulati incendi nei boschi del paese
L'esercitazione ha coinvolto un centinaio di operatori della Protezione Civile, impegnati sul campo insieme a Vigili del Fuoco, ambulanze, Carabinieri e Polizia Locale
Rescaldina si è trasformata per un giorno nello scenario di una maxi emergenza: sabato 27 aprile, infatti, come succederà anche domenica 28, sono stati simulati diversi incendi nelle aree boscate di Rescalda, anche a ridosso delle abitazioni, nell’ambito di un’esercitazione di Protezione Civile di livello provinciale nel settore dell’antincendio boschivo che ha coinvolto un centinaio di operatori, impegnati sul campo insieme a Vigili del Fuoco, ambulanze, Carabinieri e Polizia Locale.
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Fin dalle prime ore del mattino la palestra della scuola secondaria di primo grado Raimondi di Rescalda è stata allestita come campo base dell’esercitazione: da lì i mezzi coinvolti nell’iniziativa hanno fatto la spola verso i diversi scenari, che hanno richiamato diversi curiosi lungo le strade – oggetto in qualche caso di modifiche alla viabilità -, soprattutto per assistere con il naso all’insù ai passaggi dell’elicottero, che a più riprese si è rifornito di acqua dalla vasca allestita in via Monte Grappa per poi utilizzarla per spegnere gli incendi simulati nei boschi.
«L’esercitazione di oggi è molto importante per noi di Città Metropolitana in quanto il territorio di Rescaldina rispecchia molto bene una situazione diffusa su tutta l’area metropolitana, con un’urbanizzazione che presenta delle forti interconnessioni con le aree boscate e di conseguenza un aumento considerevole del rischio di incendio boschivo – spiega Carlo Guzzetti, responsabile del Servizio Protezione Civile del Settore Protezione Civile della Città metropolitana di Milano, che ringrazia tutte le realtà coinvolte nell’iniziativa -. Questa esercitazione è così importante anche per il coinvolgimento di tutte le realtà che sono sul territorio, peraltro da più province: c’è la Città metropolitana di Milano, è coinvolta anche la Provincia di Varese che è prossima a queste aree e ci sono i parchi, il Parco del Ticino, il Parco Pineta e il Parco delle Groane. Oggi sono coinvolti un centinaio di volontari».
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