Maxi esercitazione di Protezione Civile a Rescaldina: più di 100 volontari al lavoro contro gli incendi boschivi
Sabato 27 e domenica 28 aprile più di cento volontari lavoreranno gomito a gomito con le associazioni di Protezione Civile di Cerro Maggiore e di Busto Garolfo, insieme ai "colleghi" della provincia di Varese
Rescaldina si prepara a trasformarsi nello scenario di una maxi emergenza per un’esercitazione di Protezione Civile di livello provinciale nel settore dell’antincendio boschivo che sabato 27 e domenica 28 aprile coinvolgerà più di cento volontari e vedrà lavorare gomito a gomito le associazioni di Protezione Civile di Cerro Maggiore e di Busto Garolfo, insieme ai “colleghi” della provincia di Varese.
«L’esercitazione prevede alcuni scenari nei quali verrà simulata la propagazione di incendi all’interno delle aree boscate anche vicine alle abitazioni – spiega l’amministrazione comunale di Rescaldina -. Sul territorio quindi, saranno presenti diversi mezzi della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco nonché ambulanze, Carabinieri e Polizia Locale. Verranno anche diramati avvisi a scopo dimostrativo e sarà possibile che alcune strade vengano chiuse. Invitiamo pertanto i cittadini a non allarmarsi e a collaborare affinché l’esercitazione possa svolgersi adeguatamente».
L’esercitazione sarà un momento di formazione fondamentale non solo per i volontari, ma anche per la cittadinanza. «Essendo l’area interessata a ridosso della provincia di Varese e Area Metropolitana Milano, i volontari AIB di entrambe le province lavoreranno fianco a fianco condividendo le loro esperienze – sottolinea Antonella Merlotti, presidente della Protezione Civile di Busto Garolfo -. Da diverse settimane i volontari di Protezione Civile Busto Garolfo e Cerro Maggiore stanno lavorando freneticamente all’organizzazione e alla preparazione di tutto il necessario per la buona riuscita dell’evento, in assoluta sicurezza per tutti i partecipanti. Questi appuntamenti sono di grande importanza non solo per gli operatori del settore, che si troveranno a testare i nuovi metodi di intervento; ma servono anche a preparare la popolazione ad affrontare le emergenze. Lo scopo è di favorire la crescita di una moderna cultura di Protezione Civile e di diffondere la consapevolezza che le emergenze non riguardano solo gli operatori e le istituzioni, ma anche il singolo cittadino».
Foto di archivio
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