Milano ha celebrato anche quest’anno la Festa della Liberazione con un corteo che ha visto partecipare i rappresentanti dei partiti dell’opposizione come il PD e il Movimento 5 Stelle e quelli di associazioni come il Centro Sociale Lambretta, la CGIL, i Sindacati Rai, Emergency ed ovviamente l’ANPI. Importante ricordare anche la partecipazione dei Giovani Palestinesi, posizionati verso il fondo del corteo, che si sono fatti sentire con il loro grido “Be free Palestine” e che ha portato ad alcuni contrasti con i rappresentanti della Brigata Ebraica, che stava in testa al corteo.

Un peccato per chi sperava di partecipare al corteo ed arrivare in Piazza Duomo ad ascoltare il discorso del presidente provinciale dell’ANPI Primo Minnelli, che è stato anche presidente dell’ANPI di Legnano, e degli altri ospiti, dato che il corteo è partito con un’ora di ritardo, alle 15:30, a causa di alcuni problemi, e all’arrivo in piazza si erano già conclusi tutti gli interventi.

Tanta la partecipazione dei giovani, che si sono fatti vedere con cartelloni e striscioni, per prendere posizione contro le tirannie e le dittature e anche in temi attuali come i diritti delle donne e le guerre in corso nel mondo, sventolando le bandiere dei paesi che in questi mesi stanno subendo o rischiano di subire il dramma della guerra.

Il corteo si è spostato lungo Corso Venezia, passando poi da corso Giacomo Matteotti, Piazza della Scala per giungere infine a Piazza Duomo, che nonostante la conclusione di tutti gli interventi degli ospiti era ancora gremita di persone.

I cittadini di Milano e dintorni, nonostante le difficoltà, si sono dimostrati volenterosi di rimanere in piedi con il corteo che tardava e, se ci fosse stata, di camminare sotto la pioggia pur di manifestare il loro impegno nell’antifascismo, a dimostrazione dell’interesse che continua a esserci per questi temi importanti soprattutto con quello che succede nel resto del mondo.