Scuola Giapponese di Cerro Maggiore, studenti promossi all’esame Kanji Kentei
Il risultato ottenuto dagli studenti non solo celebra la loro conoscenza dei kanji, ma anche il loro rispetto e la loro ammirazione per la cultura giapponese
Gli studenti della Scuola Giapponese di Cerro Maggiore hanno recentemente superato con successo l’esame Kanji Kentei, un importante test che valuta la conoscenza e la comprensione degli ideogrammi giapponesi, noti come kanji.
L’esame Kanji Kentei è strutturato in diversi livelli, e gli studenti hanno dimostrato la loro competenza al livello 9, che richiede la conoscenza di 240 kanji. Sotto la guida attenta dell’insegnante Yoko Takada, gli studenti hanno seguito un corso durante l’anno per prepararsi alla prova, che si è svolta presso la rinomata Scuola Giapponese di Milano.
Tra gli studenti che hanno partecipato all’esame spiccano i nomi di
1)Lo Presti Filippo
2)Albertin Michela
3)Baldoni Joanne
4)Boschi Massimo
5)Mantesso Sefora
6)Boschin Giulia
7)Camperchioli Laura
8)Santoro Monica
Filippo, uno degli studenti, ha condiviso il suo viaggio verso la scoperta del Giappone e della lingua giapponese, sottolineando l’importanza del supporto dell’insegnante Yoko Takada e l’ambizione di raggiungere nuovi traguardi, inclusa una visita al Paese del Sol Levante per mettere in pratica ciò che ha imparato. Ha dichiarato: “Solo qualche anno fa però ho deciso di approfondire questo interesse e ho iniziato a prendere lezioni con la mia insegnante Yoko Takada, che mi ha aiutato non solo ad apprendere la lingua ma anche a conoscere meglio una cultura così diversa dalla nostra.”
Giulia Boschin, insegnante di giapponese da nove anni, ha raccontato il suo lungo percorso di avvicinamento alla cultura giapponese, partendo dall’infanzia fino alla sua decisione di trasmettere ciò che ha imparato. Ha inoltre espresso la sua gratitudine per l’opportunità di collaborare con la scuola di Yoko Takada, che ha permesso ai suoi studenti di immergersi ancora di più nello studio della lingua e della cultura giapponese, aprendo loro nuove prospettive e un modo di pensare “da giapponauti”. Ha condiviso: “Collaborare con la scuola di Yoko è stata un’esperienza che ha motivato i miei studenti e ha creato in loro un senso di “Umami dell’animo”, un motivo per la quale una persona fa un respiro in più durante una lunga giornata.”
Le parole di Michela Albertin e Laura Camperchiorli hanno sottolineato l’importanza della costanza e della dedizione nello studio della cultura giapponese, paragonando il processo di apprendimento al delicato sbocciare di un fiore di ciliegio, simbolo di bellezza e rinascita.
Il risultato ottenuto dagli studenti non solo celebra la loro conoscenza dei kanji, ma anche il loro rispetto e la loro ammirazione per la cultura giapponese. Oltre a fornire loro competenze linguistiche, questo percorso di apprendimento ha aperto le porte verso una maggiore comprensione e apprezzamento delle tradizioni, dei valori e delle sfumature di questa bellissima cultura.
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