Cimitero di Garbatola ancora nel mirino delle opposizioni. Dopo l’interrogazione presentata nei giorni scorsi dall’ex sindaco Massimo Cozzi a seguito del diniego ricevuto da una famiglia che aveva chiesto di poter tumulare la salma in una tomba di famiglia al limitare dell’area ancora oggi inaccessibile a seguito dei danni provocati dal nubifragio, questa volta la Lega ha scritto direttamente al Prefetto per chiedere una parete di legittimità rispetto all’assenza di segnaletica e alla mancata emissione di un’ordinanza ad hoc.

«Da quasi otto mesi una parte del cimitero di Garbatola, quasi una ventina di tombe, risulta delimitata da apposita recinzione di cantiere, che dovrebbe impedire l’accesso a chiunque – spiegano dal Carroccio -. Il tutto a seguito del nubifragio dello scorso 24 luglio, che fece cadere alcuni alberi prima sopra la cinta e poi sopra alcune tombe danneggiandole. Usiamo il condizionale perché non ci risulta essere mai stata emessa nessuna ordinanza comunale contingibile ed urgente che vieti l’ingresso e ne specifichi i motivi, da pubblicare sull’albo pretorio e da posizionare materialmente e visibilmente nelle immediate vicinanze dell’area in oggetto».

«Aggiungiamo poi il non trascurabile dettaglio della totale mancanza della necessaria segnaletica di pericolo e di divieto di accesso vista la presenza di monumenti funebri e pericolanti, in totale violazione delle norme sulla sicurezza e prevenzione in materia – aggiungono dalla Lega -. Per questo la settimana scorsa abbiamo mandato un esposto al Prefetto di Milano, firmato dai nostri tre consiglieri comunali, per chiedere un parere in merito, nell’unico interesse di fare luce su una situazione totalmente priva di chiarezza e di sicurezza per chi oggi si reca nel cimitero della frazione. Considerati i precedenti, abbiamo ritenuto inutile e superfluo scrivere ancora in comune, restando in attesa di un riscontro direttamente dalla Prefettura».