A Busto Garolfo è ancora scontro sulla sicurezza, il centrodestra: “In cima alla nostra agenda”
Continuano a volare gli stracci tra il centrodestra e Insieme per Busto: al centro dello scontro ancora una volta la sicurezza
Continuano a volare gli stracci tra il centrodestra e Insieme per Busto, ai ferri corti ormai da settimane tra le accuse di millantato sostegno da parte dei partiti di centrodestra mosse da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia alla civica e quelle di candidature nate da «oscuri accordi di partito» lanciate a parti inverse. Al centro dello scontro ancora una volta la sicurezza, già nell’occhio del ciclone da giorni dopo che la civica aveva accusato la lista che sostiene Marco Binaghi di essersi «appropriata» non solo «dei temi» sollevati in consiglio comunale dai propri consiglieri, ma «addirittura delle frasi utilizzate parola per parola».
«Per la nostra lista il tema sicurezza rappresenta un’assoluta priorità – sottolineano ora dal centrodestra -. Questo bisogno di maggiore tutela è infatti emerso dai numerosi colloqui e incontri che stiamo facendo con i cittadini, le associazioni, i commercianti, e ciò per capire concretamente come intervenire e con quali misure, anche in termini di investimenti strutturali. È positivo che il tema sia stato affrontato anche in consiglio comunale, proprio perché l’obiettivo di chi fa politica è innanzitutto il bene dei cittadini. La nostra specificità rispetto ad altri candidati però, sta nel fatto che per il Centrodestra per Busto Garolfo e Olcella questo tema è in cima all’agenda politica, ma non per questo può essere ritenuto di appannaggio esclusivo dell’uno o dell’altro».
«Troviamo senza senso, e per certi versi ironico – aggiunge il candidato sindaco Marco Binaghi -, il tenore delle frasi usate da alcuni componenti di una lista civica sul punto, forieri solo di cattiveria ingiustificata, oltre che del tutto faziosi e non rispondenti alla realtà fattuale. Il nostro obiettivo è quello di concentrarci sulla concretezza delle cose da fare per il nostro paese, perché la politica è il luogo del dialogo e del confronto costruttivo cui devono partecipare attivamente anche i cittadini. Le polemiche inutili e sterili non ci appartengono».
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