Busto Garolfo ha un nuovo consiglio comunale dei ragazzi. Nato per la prima volta nel 2017, il parlamentino junior è ormai diventato una presenza fissa per le scuole del paese e per Palazzo Molteni e durante l’ultima seduta consiliare l’aula ha dato il benvenuto a sindaco, giunta e consiglieri scelti quest’anno dai compagni per farsi portavoce delle loro idee e delle loro necessità.

La nuova prima cittadina del consiglio comunale dei ragazzi è Anna Laura Esposito, che sarà accompagnata dalla giunta formata dal vicesindaco e assessore al bilancio Doina Bodarev, dall’assessore all’istruzione Silvia Crotti, dall’assessore allo sport e tempo libero Leonardo Risi e dall’assessore all’ecologia Francesco Pinciroli. Con loro ci saranno Aurora Merlotti, Andrea Marchese, Davide Busti, Lisa Sarluca, Giorgia Canti, Filippo Cucchi, Lorenzo Ragazzetti, Sara Dani, Mattia Perillo, Rebecca Bagnasco, Emanuele Raimondi, Rebecca Coluccia, Samuel Colombo, Alessandro Garofalo, Sara Comerio, Petra Macchi, Leonardo Polimeni, Giuseppe Palmieri, Sara Ferro, Luigi Riva, Aurora Sotgiu, Sofia Vannulli, Gabriele Parotti, Lorenzo Conti, Alessia Spagnuolo, Iujayn Naouiri e Daniele Borsani.

Le idee ai giovanissimi consiglieri certamente non mancano, dalla richiesta di interventi e conferenze con esperti di associazioni inerenti ad argomenti che interessino i ragazzi della scuola secondaria di primo grado Caccia alla risistemazione di parchi e aree sportive attraverso la reintroduzione di palloni negli anni danneggiati e sottratti per i quali i ragazzi si sono impegnati a realizzare cartelli che sensibilizzino al rispetto del patrimonio comune. Poi il controllo costante e l’eliminazione di scritte volgari non adatte ai bambini sui giochi nei parchi, il ballo di fine anno per le classi terze e le magliette con il logo della scuola per chi la frequenta, il ritorno del progetto “A Caccia di civiltà” che quest’anno sarà dedicato alla parità di genere, la decorazione della cassette fornite da Palazzo Molteni per il bookcrossing e il completamento dei murales sulle pareti della scuola Tarra iniziati l’anno scorso nell’ambito del progetto “Artistiamo”. Chiudono il quadro la promozione tra i più giovani della Giornata del Verde Pulito e la richiesta di una campanella di allarme antisismico e antincendio diversa da quella del cambio d’ora.

«Il consiglio comunale dei ragazzi ha ormai una storia lunga e articolata ed è un progetto che ha un duplice significato – ha sottolineato l’assessore all’Istruzione Stefano Carnevali -: da un lato consente all’amministrazione un confronto ancora più approfondito e più puntuale con l’istituto, perché dagli incontri che si fanno con la giunta che porta i progetti del consiglio comunale dei ragazzi ma anche il sentire di tutto l’istituto all’amministrazione arrivano informazioni di prima mano, efficaci, fresche e molto puntuali su quelle che sono le esigenze ed anche i sogni dei ragazzi che animano la scuola secondaria di primo grado; dall’altro consente ai ragazzi di prendere un primo contatto con la macchina amministrativa, con i pro e contro, gli oneri e gli onori di amministrare un’istituzione. L’ambizione di questo progetto è quella di formare ulteriormente dei ragazzi che già solo per il fatto di essersi messi in gioco hanno una consapevolezza importante di quello che vuol dire la vita del loro paese, ma al termine di questo percorso acquisiranno sicuramente delle competenze in più».

«Tra i concetti principali veicolati attraverso il consiglio comunale dei ragazzi ci sono anche la responsabilità, l’onere di compiere scelte per tutti, il sentirsi parte della scuola ma anche di un territorio più grande rispetto al quale prendere parte attivamente alle scelte della vita comune – ha aggiunto la dirigente scolastica, Maria Assunta Lattuca -. Questi ragazzi hanno l’occasione di partecipare attivamente alle iniziative della nostra scuola, ma anche quella di analizzare e proporre soluzioni per migliorare il nostro sistema scolastico e, perché no, di portare la nostra visione rispetto ad un miglioramento degli spazi in cui viviamo. A loro la responsabilità di condurre i compagni sulla strada della partecipazione attiva».