Non si fermano a Parabiago le proteste delle opposizioni dopo la cancellazione delle registrazioni dei consigli comunali dalla pagina Facebook istituzionale del comune e dalla piattaforma ConsigliCloud dove fino a qualche giorno fa era possibile rivedere le sedute del parlamentino della città della calzatura. Dopo la civica riParabiago e il consigliere Dem Giorgio Nebuloni, infatti, anche il circolo cittadino del PD è salito sulle barricate contro la scelta di Piazza della Vittoria.

Nel mirino del Partito Democratico sono finiti i toni usati dal sindaco Raffaele Cucchi durante l’ultima seduta consiliare. «L’ultimo consiglio comunale é stato caratterizzato da un’animata discussione sul bilancio comunale – sottolineano i Dem -, un tema centrale per indirizzare il prossimo futuro di Parabiago. Durante il dibattito purtroppo il sindaco si é scaldato eccessivamente, dirompendo in insulti e attacchi che non sono consoni ad un luogo come il consiglio comunale, né rispettosi delle opposizioni».

Il circolo parabiaghese del PD, però, stigmatizza soprattutto la cancellazione delle registrazioni delle sedute del parlamentino. «La condivisione del consiglio comunale é un atto dovuto e corretto verso i cittadini che possono così avvicinarsi alla vita della loro amministrazione, un aspetto che al giorno d’oggi é fondamentale sia per i cittadini che per una politica che deve quanto più possibile avvicinarsi alla collettività – aggiungono dal PD -. Ci chiediamo chi è per quale motivo abbia rimosso il video in cui, peraltro, il primo cittadino ha preso posizioni gravissime, dichiarando la volontà di portare Parabiago fuori dal Parco del Roccolo e dal consorzio interbibliotecario CSBNO. Nella politica la fiducia é fondamentale e non possiamo accettare che gravi prese di posizione del sindaco siano sottaciute ai cittadini parabiaghesi. Caro sindaco, siamo certi che saprà ovviare all’inconveniente e ripubblicare la registrazione divenuta irreperibile. E nel merito rifletta sulla gravità ed inopportunità dei suoi toni e delle sue affermazioni».