Nerviano pensa ad un partenariato pubblico-privato per la CER e gli efficientamenti energetici
Il percorso al vaglio dell'amministrazione è stato presentato dal sindaco in consiglio comunale in risposta ad un'interpellanza di Lega, GIN e Con Nerviano
Nerviano al lavoro su un’ipotesi di partenariato pubblico privato per la comunità energetica nascente e per l’efficientamento energetico di una serie di edifici pubblici, dal municipio al plesso scolastico di via Roma passando per il centro sportivo Re Cecconi. Lo ha spiegato il sindaco Daniela Colombo durante l’ultima seduta consiliare in risposta ad un’interpellanza di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano finalizzata a «fare chiarezza» su uno strumento al vaglio dell’amministrazione «in silenzio e sottotraccia».
Tutto è nato dal percorso esplorativo avviato nel 2023 da Piazza Manzoni per la costituzione di una comunità energetica, nel cui ambito sono stati organizzati anche degli incontri con la cittadinanza per saggiarne l’interesse: un primo passaggio che ha portato a raccogliere 14 adesioni, inclusa quella del comune nelle vesti di capofila. Poi l’amministrazione si è seduta al tavolo con un energy manager, figura specializzata che ha analizzato i consumi e la spesa energetica dei membri della comunità arrivando a formulare una proposta relativa alla possibile realizzazione di impianti e alle dimensioni che dovrebbero eventualmente avere. Si parla di un costo di implementazione intorno ai 420mila euro, con un risparmio in bolletta stimato di circa 35mila euro l’anno per l’autoconsumo, ai quali si aggiungono circa 37mila euro l’anno di incentivi per l’energia condivisa.
Su questa base il comune di Nerviano ha scelto di aderire alla manifestazione di interesse promossa da Regione Lombardia per l’erogazione di finanziamenti per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili, venendo ammesso alla secondo fase, ed ha avviato il percorso per la costituzione. «La comunità energetica rinnvoabile – ha spiegato in consiglio il sindaco Daniela Colombo – è il tassello di congiunzione rispetto al partenariato pubblico privato, perché durante il percorso ci sono state alcune interlocuzioni con un operatore privato e abbiamo sviluppato quello che poteva essere un rapporto di partenariato. Questo operatore ha fatto una proposta spontanea di accesso agli atti e abbiamo condiviso il progetto di creazione della comunità energetica rinnovabile ed identificato gli ambiti di realizzazione dei possibili interventi di efficientamento energetico. All’interno delle priorità che sono state date, sono stati identificati il plesso scolastico di via Roma, il centro sportivo Re Cecconi e il palazzo comunale».
Ora l’operatore sta analizzando i consumi e la documentazione in possesso dell’amministrazione, per poi procedere ad un sopralluogo e quindi alla stesura di un progetto di fattibilità e di un piano economico finanziario che dovrà contenere tutti gli investimenti per la realizzazione degli impianti di produzione per l’energia da fonti rinnovabili e per le opere di efficientamento energetico e i costi relativi alla gestione degli impianti una volta realizzata la comunità energetica rinnovabile. «La ragione per cui il percorso non è ancora stato condiviso è che ancora non ci sono questi dati – ha concluso la prima cittadina -. Valuteremo la proposta che verrà sottoposta dall’operatore: se ci soddisferà verrà chiesta un’asseverazione della bontà del progetto da parte di un soggetto terzo e valuteremo la sostenibilità economica soprattutto per quanto riguarda l’ente. Si prevede un investimento che ha un orizzonte temporale di 20 anni, durante il quale la responsabilità dell’opera resta in capo all’operatore. Confido che nel giro di qualche mese si possa andare in commissione per fare tutti i ragionamenti che questa ipotesi necessita».
Commissione chiesta anche dai banchi della minoranza, dai quali l’ex sindaco Massimo Cozzi, che pur non dicendosi contrario ha ricordato i «rischi» connessi al partenariato pubblico-privato, si è augurato che ci sia «condivisione attraverso la convocazione di una commissione dove anche le forze di opposizione potranno esprimere il loro parere».
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