L’ampliamento del centro commerciale di Rescaldina sul tavolo della conferenza dei servizi
Nei giorni scorsi c'è stata la seconda delle tre conferenze dei servizi finalizzate all'autorizzazione commerciale. Poi il ritorno in giunta del progetto di ampliamento del centro commerciale per l'approvazione
Il primo via libera al piano attuativo per la riqualificazione e l’ampliamento del centro commerciale di Rescaldina era arrivato lo scorso autunno, con la delibera di adozione da parte della giunta Ielo che aveva segnato il primo passo verso la conclusione di un capitolo aperto ormai dal 2015, che a più riprese ha anche infiammato il dibattito politico in paese. Ora tocca alle conferenze di servizi che porteranno all’autorizzazione commerciale – tre in tutto -, che nei giorni scorsi hanno visto il comune di Rescaldina, i comuni confinanti, la città metropolitana, la regione, l’operatore, Confcommercio regionale e gli enti interessati sedersi al tavolo per la seconda volta, la penultima prima del ritorno in giunta del progetto per l’approvazione.
Il progetto per l’ampliamento del centro commerciale
Aperto dal 2000, il centro commerciale, come spiegava la delibera di giunta con cui era stato adottato il relativo piano attuativo, necessita «un ammodernamento e una riqualificazione complessiva» per «mantenere un’adeguata capacità competitiva all’interno del quadrante di riferimento, oggi profondamente variato con la nascita di strutture similari più moderne e attrattive, oltre alla notevole “polverizzazione” sul territorio di medie strutture di vendita». E per questo da tempo, fin da quando l’insegna era ancora Auchan, la proprietà aveva manifestato l’intenzione di mettere mano al complesso, cosa peraltro in parte già avvenuta con il restyling delle facciate, ma anche di ampliarlo aumentando la superficie commerciale. Tanto che già dal 2015 la proprietà si era seduta al tavolo con l’amministrazione iniziando un percorso che nel 2017 aveva portato ad una variante parziale al piano di governo del territorio, di fatto poi “sposata” dal successivo PGT in vigore dal 2019.
Il risultato, otto anni dopo l’avvio dell’iter, è un progetto che «a fronte di una facoltà di ampliamento massima di 25.650 metri quadri, tra l’altro attuabile su area già oggi urbanizzata, contempla la riconduzione a destinazione “agricola” di oltre 41mila metri quadri di aree contermini a quelle del centro commerciale che avevano pregressa destinazione urbanistica “commerciale”». Progetto che, peraltro, non dovrà essere sottoposto alla valutazione di impatto ambientale secondo quanto ha deciso Regione Lombardia e nemmeno dovrà essere oggetto di un accordo di programma dal momento che nella sua configurazione ultima, ovvero quella depositata tra luglio e settembre al protocollo comunale, si parla di una superficie di vendita di 9.900 metri quadri contro i 14.500 inizialmente previsti.
L’ampliamento – che, sottolineano dall’amministrazione comunale, sarà realizzato «senza consumo di suolo» – interesserà l’area dove oggi c’è il parcheggio riservato ai dipendenti, e prevede che l’operatore proceda però parallelamente ad un intervento sulla rete verde che porterà alla realizzazione di un’area boschiva di metratura doppia rispetto a quella attuale, che creerà di fatto un corridoio ecologico. Prima di vedere le ruspe, però, bisognerà verosimilmente aspettare almeno la fine del prossimo anno.
Cerro Maggiore: “Osservazioni per ampliare la rete ciclabile e mitigare l’impatto viabilistico”
Al tavolo della conferenza dei servizi nei giorni scorsi si è seduto anche il comune di Cerro Maggiore, che ha presentato una serie di osservazioni su rete ciclabile e viabilità. «Il progetto dell’ampliamento del centro commerciale di per sé ha una sua logica ed il comune di Rescaldina ha cercato di sfruttare quest’occasione per rafforzare la rete ciclopedonale e mitigare l’impatto viabilistico del nuovo insediamento commerciale – sottolinea l’assessore all’urbanistica Alessandro Provini -. Logica che condividiamo nella sua integrità e che, nel nostro piccolo e con il grande contributo di tutti i comuni contermini, stiamo cercando di migliorare ulteriormente al fine di verificare tutte le problematiche, definirne le possibili soluzioni e trovare delle sinergie prima che tutto l’iter si concluda».
«Proprio per questo – aggiunge Provini – abbiamo presentato delle osservazioni puntuali per ampliare la rete ciclabile intercomunale tra Cerro e Rescaldina, progettata e realizzata grazie ad un contributo sovracomunale cinque anni fa, per alcune misure di mitigazione del traffico veicolare finalizzate alla messa in sicurezza delle vie di collegamento tra i due comuni, ovvero via San Clemente e via Marelli, e per alcuni aspetti manutentivi che riguardano soprattutto l’imputazione dei costi futuri delle riasfaltature periodiche».
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