Un’esplosione di colori a La Tela di Rescaldina: arriva “La stanza del che bello” con i ragazzi del Team Down
14 ragazzi del Team Down, insieme alla maestra d'arte Francesca Marianna Consonni, hanno "colorato" un ufficietto chiuso al pubblico de La Tela
Lì dove una volta sfornava pizze il Re Nove, il locale sulla Saronnese confiscato alla ‘ndrangheta, e poi è nata l’osteria sociale del buon essere La Tela, c’era ancora un ufficietto anonimo, una stanza non aperta al pubblico che aspettava un futuro. A regalarglielo, almeno per un po’ hanno pensato i ragazzi del Team Down insieme alla maestra di arte Francesca Marianna Consonni, che colori alla mano hanno ridisegnato – letteralmente – quella che oggi per loro è diventata “la stanza del che bello” e nei prossimi giorni lo diventerà per tutto il paese, prima di “disseminare” bellezza nelle case.
Il progetto è nato dall’incontro tra la cooperativa sociale che gestisce La Tela, l’associazione di famiglie con figli con la sindrome di Down “Team Down” e la maestra d’arte: un gioco di squadra che ha permesso a 14 ragazzi dell’associazione di portare nel mese di febbraio un’esplosione di colori in uno spazio che per sua stessa natura «vuole essere ogni giorno riscritto e riqualificato». In quella stanza, ricoperta di carta, i ragazzi e la maestra hanno sovrapposto segni, colori, tecniche diverse, interventi a più mani, graffi, punti, pennellate e, perché no, anche qualche scontro di colore: ogni volta tanto da parte loro quanto da parte di chi passando “sbirciava” il commento era sempre lo stesso: “Che bello”. E ora la stanza, che ha completamente cambiato volto, è pronta a presentarsi al pubblico.
«Nella vocazione della cooperativa La Tela, che gestisce l’osteria sociale del buon essere, c’è proprio quella di vivificare gli spazi un tempo d’uso alla criminalità organizzata e bonificarli anche attraverso l’arte, dando spazio a tutte le forme di creatività possibile, dando vita alle più disparate forme di socialità, energia comune, condivisione, gioco – spiegano dall’osteria sociale -. Questo progetto voluto da Team Down ha proprio questo focus: usare l’arte per permettere ai ragazzi di stare insieme in una maniera nuova, in cui comunicare se stessi anche senza parole, dove costruire qualcosa in comune, qualcosa di bello, di forte ma di una forza e bellezza evidente a tutti».
Il risultato, «potente, energico, vivido, in ogni sua parte», sarà visibile a La Tela dal 10 al 17 marzo, settimana in cui si potranno anche incontrare gli autori e guardare i video e le foto che raccontano la realizzazione. L’opera, poi, sarà “spezzettata” in tanti quadri di dimensioni diverse che raggiungeranno le case di Team Down e anche tante altre, «viaggiando come oggetti-testimoni da tutti gli amici che vorranno conoscere e sostenere la realtà de la Tela».
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