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Insieme per Busto punta su Patrizia D’Elia per le prossime elezioni amministrative

D'Elia è stata assessore nella giunta Pirazzini dal 2009 al 2014 e da dieci anni siede tra i banchi di opposizione in consiglio comunale

Insieme per Busto punta su Patrizia D'Elia per le prossime elezioni amministrative

Insieme per Busto sceglie Patrizia D’Elia per la corsa a Palazzo Molteni: sarà lei la candidata della civica – una delle novità del panorama elettorale cittadino – alle elezioni amministrative di giugno, in quella che sarà con ogni probabilità una corsa a quattro con Giovanni Rigiroli per la maggioranza uscente, Marcello Manno per Paese Libero e Marco Binaghi per Lega e Forza Italia.

Classe 1983, D’Elia, titolare di un’agenzia immobiliare, è stata assessore alla Sicurezza nella giunta guidata dall’allora sindaco Angelo Pirazzini dal 2009 al 2014 e da dieci anni siede tra i banchi di opposizione in consiglio comunale. “Fresca” di adesione a Fratelli d’Italia nell’autunno 2022, ha lavorato in questi mesi insieme al consigliere di minoranza Francesco Binaghi – che a novembre ha lasciato tanto la presidenza del consiglio comunale quanto la maggioranza uscente – per dare vita ad un nuovo progetto civico: quello che oggi la vede candidata sindaco alle prossime amministrative «per uno splendido gruppo che ha come obiettivo la realizzazione di un sogno – come ha sottolineato lei stessa -: trasformare il proprio paese in un paese più vivo e ricco di opportunità e non nel dormitorio degradato che purtroppo sta diventando».

Insieme per Busto punta su Patrizia D'Elia per le prossime elezioni amministrative

«Quando abbiamo avuto la folle idea di lanciarci in questo progetto, fin da subito abbiamo deciso che il fulcro sarebbero state le idee e le persone – ha aggiunto Binaghi -: volevamo costruire un gruppo motivato, possibilmente con tanti che si affacciassero per la prima volta alla vita politica e avessero idee e anche quel pizzico di incoscienza che serve a dare a Busto Garolfo la scossa dirompente di cui ha bisogno. Neanche nelle nostre più rosee aspettative, però, pensavamo di poter creare un gruppo come questo, ed è già una vittoria perché non c’è niente di meglio di costruire qualcosa che rimanga nel tempo indipendentemente dalle singole elezioni. Pensiamo che i bustesi siano in grado di distinguere un gruppo veramente motivato a cambiare il paese come questo rispetto alle classiche liste fatte per vincere le elezioni per poi dividersi poltrone e prebende il giorno dopo la vittoria».

Da dove partire? Le idee a Insieme per Busto non mancano, con il caposaldo di ripartire dal confronto con i cittadini e dalle competenze di un gruppo che «vive i diversi ambiti del paese». «Abbiamo già un programma articolato – ha evidenziato D’Elia -, ma non infattibile perché inutile promettere cose che non si possono mantenere». Si parte dalla sicurezza («presa forse un po’ troppo sottogamba»), per passare poi al rilancio del commercio di vicinato, alla pulizia del paese, al sociale «a 360 gradi», agli spazi aggregativi per le diverse fasce di età e al piano urbanistico, con il PGT approvato nei mesi scorsi definito «molto, molto limitante, specialmente per il centro che sta morendo», dove «chiudono sempre più attività» e non ci sono «prospettive per nuove aperture». Senza dimenticare la «vita quotidiana, la vivibilità del paese».

Insieme per Busto punta su Patrizia D'Elia per le prossime elezioni amministrative

“Una civica per non avere interferenze”

L’anima civica del progetto è il tasto su cui battono i fondatori di Insieme per Busto e la chiave in cui va letta, per così dire, la rottura con Lega e Forza Italia, che nei giorni scorsi hanno “svelato” il nome del proprio candidato sindaco.

«La rottura con il centrodestra unito c’è stata, non sicuramente per una mancata volontà di accordi da parte del nostro gruppo che si è sempre dimostrato aperto alla collaborazione e, perché no, alla condivisione di un progetto che poteva essere comune – ha spiegato Patrizia D’Elia -. Abbiamo iniziato a lavorare su questo gruppo con una missione: avere partecipazione dei cittadini attivi sul territorio e mettere al di sopra di qualsiasi obiettivo il bene di Busto Garolfo e non sottostare ai diktat di partito, che arrivano dall’alto con delle imposizioni che non portano nulla di buono a livello locale. La porta non la chiudiamo a nessuno, la mia appartenenza politica è di centrodestra, ma abbiamo voluto puntare su una lista civica per non avere interferenze di nessun tipo: il gruppo deve lavorare in piena armonia, trasparenza e lealtà, cosa che purtroppo dall’altra parte non c’è stata».

Insieme per Busto punta su Patrizia D'Elia per le prossime elezioni amministrative

Ancora da definire, invece, la posizione di Fratelli d’Italia. «Credo che al di là della fede politica si debba avere a cuore il proprio paese e il modo migliore per affrontare un’avventura del genere sia puntare sulla civica – ha aggiunto D’Elia -. Fratelli d’Italia non si è ancora esposto, ma per quanto mi riguarda se volessero appoggiarci ben venga: sicuramente potremmo avere degli spunti e degli input in più, che non devono essere delle opposizioni. Se decideranno di non appoggiarci, valuterò quale dovrà essere il mio comportamento ma al primo posto c’è la lista civica e su questo sono già stata chiara».

La volontà di lavorare con una civica, peraltro, è anche alla base della scelta di Binaghi di lasciare la maggioranza uscente per dare vita ad un nuovo progetto dove «ognuno può esprimere il proprio pensiero, non si ha paura del confronto e non si ha paura di essere la “pecora nera”».

«Non rinnego quello che ho fatto negli ultimi dieci anni, in particolare nel primo mandato penso di aver dato un contributo – ha chiarito l’ex presidente del consiglio comunale, non risparmiando critiche ad alcune scelte programmatiche dell’amministrazione come il PGT ma nemmeno parole al miele per alcuni ex compagni di viaggio come l’assessore Patrizia Campetti, presente in sala -. Ho sempre pensato che localmente le liste dovrebbero essere tutte civiche, dovremmo essere tutti cittadini che cercano di contribuire al bene del proprio paese, e devo dire che nella prima amministrazione Biondi questa cosa sono riuscito a ritrovarla. Con il passare del tempo e con i cambiamenti avvenuti tra le due legislature questa cosa si è un po’ persa: la lista è diventata sempre meno civica e sempre più di partito e si è spostata anche a sinistra in modo importante».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Febbraio 2024
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