Scontro sul contratto integrativo al Tarra di Busto Garolfo, la preside: “Nessun illecito”
La dirigente scolastica Maria Assunta Lattuca replica al comunicato sull'applicazione del contratto integrativo dei sindacati Flc Cgil e Anief e chiarisce: "Nessun stato di agitazione è stato rilevato nei nostri plessi"
La dirigente scolastica, dott.ssa Maria Assunta Lattuca, delll’Istituto Comprensivo Tarra di Busto Garolfo risponde alle contestazioni dei sindacati FLC CGIL e ANIEF che nella giornata di ieri, 14 febbraio, hanno diffuso una nota stampa contestando alcuni illeciti nel contratto integrativo adottato dalla scuola.
La preside replica prontamente precisando per prima cosa che «nessuno stato di agitazione è stato rilevato nei plessi dell’istituto comprensivo Tarra dal 1 febbraio 2024 (data in cui viene dichiarato lo stato di agitazione a mezzo PEC) ad oggi»: «Tutte le attività ordinarie (lezioni, progetti curriculari, scrutini, incontri con le famiglie) ed aggiuntive come l’espletamento delle attività progettuali finanziati dall’ente comunale (Diritto allo Studio) e dai fondi PNRR proseguono con perfetta regolarità – assicura la dirigente -, e di questo si ringrazia tutto il personale per l’alto senso di responsabilità».
Inoltre Lattuca ritiene di «dover fare chiarezza in merito alle argomentazioni richiamate dalle due sigle a supporto della contestazione e che si riferiscono al tentativo di conciliazione svoltosi in data 8 febbraio 2024 in modalità “a distanza”». Di seguito le sue precisazioni:
1) La percentuale del 18% (che in sede di conciliazione e nel verbale sottoscritto redatto “seduta stante” viene indicata al 20%) presenta un aumento effettivo di circa il 3% rispetto ai compensi riconosciuti lo scorso a.s. (22/23) e tiene conto, come da sempre motivato a tutti e cinque gli incontri di contrattazione, dell’aumento della complessità e gestione complessiva della scuola.
2) L’affermazione che il contratto integrativo di istituto “presenti ampi profili di illegittimità…e non include correttamente le disposizioni economiche e normative del nuovo CCNL” è chiaramente strumentale e falsa. Su questo si invita a dare lettura al documento pubblicato in apposita sezione del sito e si può offrire ulteriore dettaglio in base a quanto verbalizzato e siglato in data 2/2/2024.
3) La mancanza di disponibilità della parte datoriale, da me rappresentata, così come affermano le due sigle, non dà esatta informazione di quanto dichiarato innanzi al Prefetto che si riporta integralmente:
La parte datoriale fa presente che ad ottobre si sono svolte due assemblee, una CGIL e l’altra CISL. II 30 novembre la RSU ha fatto pervenire richieste. Al tavolo sono stati stilati gli accordi, escludendo il profilo del primo collaboratore, a cui si uniscono altre proposte non accolte. Lamenta che il tempo è trascorso inutilmente sul tema del compenso del primo collaboratore, senza proposte fattive. Esprime stupore per la contestazione ricevuta dell’impostazione della contrattazione, quando è stata la medesima dell’anno precedente.
La parte datoriale dichiara che il contratto firmato il 2 febbraio u.s. è identico a quello stilato a fine dicembre. È aperto alla sottoscrizione e il confronto resta comunque possibile, in via successiva, ai fini di un aggiornamento del testo alla luce del contratto.
«Si rileva, pertanto, un livello di approssimazione e uno stato di confusione nell’informazione ai lavoratori e all’utenza che saranno presto chiariti con specifico comunicato del Dirigente in Albo – Sito scolastico on line. Si rinvia in altra sede – conclude la dirigente – l’approfondimento dei documenti dell’amministrazione e di tutti i messaggi (ricevuti anche via WhatsApp) e le comunicazioni a firma CGIL utili a dare prova della forte spinta conflittuale e contrastante dell’O.S. CGIL, e dei suoi rappresentanti interni all’istituto scolastico, al processo di rinnovamento e costruzione di una visione più democratica della scuola messo in atto fin dal primo giorno del mio insediamento».
Scontro sul contratto integrativo, stato di agitazione all’Ic Tarra di Busto Garolfo
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