Orario ridotto per la biblioteca di Cerro Maggiore, Bene Comune: “Calo di utenti contenuto, poca attenzione ai cittadini”
Il calo di utenti dovuto al trasferimento della biblioteca a Cantalupo per Bene Comune è stato «molto contenuto»: «Si sarebbero potute mettere in atto delle strategie per cercare di recuperarli»
Continua a far discutere il “taglio” all’orario di apertura della biblioteca di Cerro Maggiore, che da gennaio dello scorso anno ha “traslocato” nella palazzina comunale di piazza Don Bianchi a Cantalupo per permettere l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione totale di Villa Dell’Acqua. Da gennaio, infatti, sono state cancellate le aperture del lunedì e del giovedì pomeriggio, scelta che nei giorni scorsi aveva spinto la civica di centrosinistra Bene Comune a chiedere spiegazioni e a dare voce alle criticità segnalate dagli utenti, suscitando una netta presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale, che aveva ricondotto la scelta alla diminuzione del numero degli utenti dopo il trasferimento provvisorio della biblioteca.
Risposte, quelle di Palazzo Dell’Acqua, che però non sono bastate alla minoranza. «L’assessore Daniel Dibisceglie parla di “poca conoscenza dell’argomento” e di “polemiche strumentali basate sul nulla” – sottolineano da Bene Comune -. Di polemico e di strumentale qui non c’è proprio niente. Facciamo semplicemente il nostro lavoro di consiglieri, e di consiglieri di opposizione: controlliamo quello che fa la maggioranza e chiediamo chiarimenti in merito ai problemi e ai disagi che quotidianamente i cittadini ci segnalano».
«Quanto alla “poca conoscenza dell’argomento”, i dati sulle utenze delle biblioteche sono regolarmente pubblicati sul sito CSBNO e ci dicono che tra il 2022 e il 2023 (primo anno nella sede a Cantalupo) il calo, sia degli utenti che dei prestiti, è stato del 16-17% – proseguono dalla civica di centrosinistra -: una diminuzione quindi molto contenuta, che testimonia una forte voglia di cultura nonostante gli spazi ridotti e la diminuzione dei volumi disponibili nella sede provvisoria, grazie anche all’attento lavoro di fidelizzazione da parte del bibliotecario. Lo dimostra anche l’adesione dei ragazzi alla competizione “Superlettore”, che nel 2023 ha avuto più iscritti rispetto al 2022».
«A fronte di ciò si sarebbero potute mettere in atto delle strategie per cercare di recuperare gli utenti persi, magari in difficoltà a raggiungere la frazione perché non automuniti (pensiamo agli anziani) – conclude Bene Comune -: si sarebbe potuto pensare, ad esempio, a una navetta di collegamento, valutandone costi e benefici. In caso contrario è evidente che, con il nuovo orario ridotto, nel 2024 ci sarà un ulteriore fisiologico calo di utenza: a quel punto si ridurrà ulteriormente l’apertura perché il servizio non è richiesto? Ci pare un atteggiamento di corto respiro e di poca attenzione ai bisogni dei cittadini. Su questo e su altri argomenti – se interpellati… – restiamo ovviamente disponibili al confronto, ciascuno con i propri ruoli e con le proprie competenze».
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