Blitz anti-droga tra Busto Garolfo, Casorezzo e Inveruno. I sindaci: “Confronto costruttivo con la Prefettura”
Dopo l'operazione anti-droga i sindaci hanno sottolineato che «il rafforzamento dell'intervento è l'esito di una collaborazione costante con le forze di sicurezza territoriali»
Solo qualche giorno fa i sindaci di Busto Garolfo, Casorezzo e Inveruno avevano partecipato al Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica in Prefettura a Milano per esaminare la situazione relativa allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree agricole e boschive intorno alle cosiddette cave di Casorezzo, messo a nudo un paio di mesi fa anche da un servizio di Striscia la Notizia, con Vittorio Brumotti che aveva denunciato l’ennesimo «market della droga a cielo aperto nell’hinterland milanese».
Oggi quell’incontro, all’esito del quale il prefetto Claudio Sgaraglia aveva garantito «nuove e più incisive attività delle Forze dell’Ordine», ha dato i primi frutti con il blitz antidroga nell’area boschiva a cavallo tra i tre comuni che ha visto in prima linea i Carabinieri della Stazioni di Busto Garolfo, Cuggiono, Parabiago e Nerviano e il Nucleo Operativo della Compagnia di Legnano, supportati da 10 militari del 3° Reggimento Lombardia e dall’elicottero del 2° NEC Orio al Serio.
I militari hanno passato al setaccio i boschi all’interno del Parco del Roccolo, dove hanno trovato un fucile modello SPAS calibro 12, un giaciglio con resti di cibo e quattro biciclette abbandonate, e hanno controllato le vie limitrofe: in tutto sono state identificate 35 persone.
«Quest’oggi, con una celerità più che apprezzabile, è stato effettuato un blitz dei Carabinieri sui nostri territori comunali – sottolineano i sindaci di Busto Garolfo, Casorezzo e Inveruno -. Il rafforzamento dell’intervento è l’esito di una collaborazione costante con le forze di sicurezza territoriali e di un confronto aperto e costruttivo con la Prefettura, che ringraziamo».
Maxi operazione antidroga tra Casorezzo e Busto Garolfo, 35 persone identificate
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