Il nuovo PGT di Cerro Maggiore punta sulla cardioprotezione con una decina di defibrillatori in arrivo in paese
Con il nuovo PGT le attività commerciali e terziare degli ambiti di trasformazione aperte al pubblico con più di 15 dipendentedovranno dotarsi di defibrillatore
Il nuovo PGT di Cerro Maggiore scommette sulla cardioprotezione. Nel piano di governo del territorio approvato nella seconda metà di gennaio, infatti, Palazzo Dell’Acqua ha scelto di inserire una norma in base alla quale, laddove gli interventi che verranno realizzati negli ambiti di trasformazione prevedano l’insediamento di attività commerciali e terziarie aperte al pubblico con più di 15 dipendenti, queste ultime debbano dotarsi di defibrillatore semiautomatico.
«Abbiamo ragionato su come ampliare questa possibilità – sottolinea il vicesindaco e assessore alla partita Alessandro Provini -: all’inizio pensavamo ad un obbligo relativo a tutti gli ambiti di completamento, residenziali, industriali e produttivi. Ci sarebbero state però una serie di criticità dal momento che sul passato non si può normare e si sarebbe stata una disparità. Quindi, in linea con la normativa, abbiamo deciso di applicare la norma alle future urbanizzazioni che vedono la presenza di un numero di dipendenti superiore ai 15 nelle attività aperte al pubblico. Questa previsione permetterà una distribuzione di defibrillatori importante anche in periferie».
«Siamo sempre ben disposti rispetto a queste iniziative – aggiunge il sindaco Nuccia Berra -. La prevenzione è attenzione ai nostri cittadini, perché è importante avere un DAE a disposizione in ogni struttura: è l’unico strumento per intervenire nell’immediatezza davanti ad un arresto cardiaco. È un’iniziativa che speriamo veda l’appoggio e l’adesione degli altri sindaci: auspico che i miei colleghi su nostro invito si facciano carico di inserire una norma del genere in sede di revisione del PGT».
Sono in tutto una decina i nuovi defibrillatori – per la cui installazione sono previsti anche contributi da parte dell’INAIL trattandosi di luoghi di lavoro – che potrebbero arrivare in paese grazie al nuovo PGT. I nuovi dispositivi andrebbero ad aggiungersi ai 39 già presenti, che presto diventeranno 41: uno verrà posizionato davanti all’auditorium grazie ai fondi raccolti con il concerto in memoria di Gabriella Andreasi e Daniela Cassina, e uno fuori dall’abitazione di una famiglia che ha deciso di installarlo sulla propria cancellata.
Il comune di Cerro Maggiore, peraltro, è stato tra i primi in Lombardia anche a dotare le pattuglie della Polizia Locale – i cui agenti sono freschi di formazione – di defibrillatore a bordo, già dal 2005. «Nell’ambito della nostra attività abbiamo ricevute tante promesse – sottolinea il presidente dell’associazione 60mila Vite da salvare insieme a Marco Bandirali -, ma quasi mai si concretizzano con azioni come queste, che sono importantissime. Purtroppo il tema dell’arresto cardiaco e delle malattie cardiovascolari rimane sottovalutato, anche se monitorando i casi sul territorio nazionale abbiamo sempre più notizie di interventi di successo con il defibrillatore».
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