La nuova illuminazione pubblica accende la polemica a Nerviano. La Lega: “Percorso iniziato anni fa”
Dopo l'approvazione del progetto esecutivo per il 1° lotto di interventi per la riqualificazione dell'illuminazione pubblica, la Lega "rivendica" la paternità dei lavori
Insieme alla nuova illuminazione pubblica, a Nerviano si accende anche la polemica. Dopo l’approvazione da parte della giunta Colombo del progetto esecutivo per il 1° lotto di interventi – primo passo verso l’installazione di circa 2.800 nuove lampade a led telecontrollate da remoto, sensori anti-allagamento, per la rilevazione del rumore e per la qualità dell’aria, nuove colonnine per la ricarica di mezzi elettrici, panchine smart, sensori li-fi e sensori multimediali DEVA -, la Lega “rivendica” la paternità dei lavori che cambieranno volto al paese.
«Ben venga l’approvazione del progetto esecutivo per il primo lotto di interventi per la riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica, come ulteriore passo nella direzione finale dell’installazione di circa 2.800 lampade a led, con tutte le innovazioni tecnologiche ed il risparmio energetico che ne consegue – sottolinea il Carroccio -. Nell’annuncio in pompa magna dato dall’amministrazione comunale, all’insegna della propaganda a senso unico, con totale mancanza di obiettività, dimenticano però volutamente di fare una breve cronistoria della vicenda. Quando qualcosa non funziona, non perdono occasione di dare la colpa a chi c’era prima, quando c’è da prendersi i meriti, invece, perdono improvvisamente la memoria».
Il percorso «difficile e tortuoso» per la riqualificazione dell’illuminazione pubblica aveva preso le mosse dall’approvazione in consiglio comunale, ad ottobre 2017, dell’avvio del procedimento di riscatto degli impianti, poi concretizzato nei primi mesi dell’anno successivo. Da lì in poi sul tavolo dell’allora giunta Cozzi erano passati lo studio di fattibilità, la relazione per l’affidamento del servizio di pubblica illuminazione e la realizzazione dei relativi investimenti e il progetto definitivo.
Poi ad ottobre 2020 la centrale unica di committenza che riunisce oltre a Nerviano anche i comuni di Legnano, Cerro Maggiore e Rescaldina aveva indetto la relativa gara. Gara che aveva ricevuto complessivamente cinque offerte ed era stata poi aggiudicata a luglio dell’anno successivo. Già il mese dopo, però, la procedura era finita sulla scrivania del TAR per la Lombardia a seguito del ricorso presentato dalla società al secondo posto nella graduatoria finale.
La giustizia amministrativa in primo grado aveva dato ragione al comune di Nerviano respingendo il ricorso al mittente, ma per la riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica del paese si era presto profilato un nuovo capitolo giudiziario: la società arrivata seconda in graduatoria, infatti, a stretto giro di posta aveva presentato ricorso in appello contro la sentenza di primo grado, passando di fatto la palla al Consiglio di Stato che aveva ribaltato la sentenza di primo grado.
«Stiamo arrivando oggi a concretizzare un percorso iniziato diversi anni fa, che potrà essere stato migliorato e integrato ma che, innegabilmente, non inizia con questa amministrazione comunale – rincara la dose la Lega -. Da parte nostra, a differenza di altri, ci sembra corretto e doveroso ringraziare l’Ufficio Tecnico comunale che ha seguito tutto il percorso, l’ex assessore Rimondi con il quale è partito l’iter e l’assessore Parini che, non abbiamo nessun problema a dirlo, ha dato un importante contributo, sia oggi, sia quando era consigliere comunale di minoranza».
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