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Stop agli allagamenti: a febbraio inizia il potenziamento della rete fognaria di Busto Garolfo

Il primo lotto dei lavori di potenziamento della rete fognaria prevede un investimento di 2,5 milioni di euro e durerà circa un anno

lavori rete fognaria busto garolfo

Dopo anni di allagamenti, diventati peraltro sempre più frequenti mano a mano che più frequenti diventano le bombe d’acqua, Busto Garolfo vede la luce in fondo al tunnel: giovedì 1 febbraio, infatti, in paese inizieranno i lavori di potenziamento della rete fognaria già da tempo programmati da Gruppo Cap, la società che gestisce il servizio idrico della Città metropolitana di Milano, e dal comune.

La rete fognaria di Busto Garolfo

La rete fognaria di Busto Garolfo, lunga quasi 70 chilometri e costituita prevalentemente da una rete di tipo misto (ovvero dove arrivano non soltanto gli scarichi domestici dei cittadini, ma anche le ingenti portate di acqua di pioggia), recapita le acque nel collettore intercomunale nella zona sud, che le convoglia al depuratore di Robecco sul Naviglio. In caso di eventi meteorici intensi, come appunto le bombe d’acqua ormai sempre più frequenti, si verificano allagamenti in diverse zone del paese: si parla di allagamenti localizzati in via Correggio – dove è già stato effettuato un intervento di alleggerimento della rete fognaria con la creazione di vasche drenanti e la separazione della rete fognaria da quella dedicata alle acque meteoriche – e di fenomeni di rigurgito e allagamento diffuso nelle aree di via per Parabiago e nella cosiddetta zona dei musicisti.

La scelta, quindi, è stata quella di intervenire per ridurre i fenomeni di insufficienza idraulica e mitigare le problematiche di allagamento. «In caso di eventi meteorici intensi non solo per quantità di acqua ma anche per il breve periodo in cui si concentrano, la rete fognaria di Busto Garolfo non ce la fa – ha sottolineato Daniela Deplano, responsabile Fognatura e invarianza idraulica del Gruppo CAP, presentando il progetto -. Tutta la rete va a confluire in corrispondenza dell’attraversamento del Canale Villoresi e in quel punto c’è una tubazione troppo piccola: anche solo dieci anni fa gli eventi meteorici erano diversi, negli ultimi anni però si sono verificati questo tipo di fenomeni e si ha quindi un’insufficienza idraulica».

Il progetto

L’intervento studiato da Cap Holding e Palazzo Molteni sarà articolato in quattro lotti. Il primo interesserà via Valseriana, con il potenziamento del tratto a valle dell’attraversamento del canale Villoresi, l’adeguamento del partitore e il potenziamento del collegamento verso la vasca. Poi il cantiere si sposterà prima in via Bellini e poi in via dei Tigli con il potenziamento del tratto fognario. Il terzo lotto interesserà sempre ancora una volta via dei Tigli e via Mazzini con la disconnessione delle reti delle acque meteoriche. L’ultima tranche dei lavori coinvolgerà ancora via Valseriana e via Stromboli, con la realizzazione di un microtunnel per l’attraversamento del Villoresi e il potenziamento del ramo fognario a valle.

Si parla complessivamente di un investimento da 8,5 milioni di euro. «A Busto Garolfo sono stati effettuati molti lavori, anche perché cerchiamo di basarci sulle priorità – ha spiegato Alessandro Russo, dal 2014 presidente del consiglio di amministrazione di Cap Holding -. L’amministrazione ha voluto fortemente questo intervento e siamo riusciti a “proteggerlo” anche perché è partito prima di altri: oggi, infatti, molti comuni si stanno mettendo in fila per chiedere un potenziamento delle reti fognarie perché il cambiamento climatico sta mettendo in crisi aree che prima in crisi non andavano».

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Il primo lotto dell’intervento

Il primo lotto del progetto prevede un investimento di due milioni e mezzo di euro e durerà circa un anno. I lavori prevedono sostanzialmente un raddoppio del collettore e un potenziamento della rete di fognatura, in modo che l’infrastruttura fognaria possa fronteggiare i cambiamenti climatici ed eliminare o quantomeno ridurre fenomeni come allagamenti e rigurgiti: in questo modo si interverrà sulla ridotta funzionalità del nodo idraulico e della rete che convoglia l’acqua alla vasca volano. I lotti successivi, poi, saranno calibrati anche sulla base dei risultati ottenuti con questo primo slot di lavori.

Si tratta di un cantiere potenzialmente «complesso da gestire», visti i tubi di ampio diametro e peso importante che verranno utilizzati e la necessità di tenere comunque aperto il collettore anche laddove occorrerà demolirne dei tratti essendo impossibile l’affiancamento per ragioni di spazio. Sarà comunque un intervento che verrà realizzato in ambito extraurbano, principalmente su aree private o strade interpoderali.

Il sindaco e l’assessore: “Intervento importantissimo per il territorio”

Quello ormai alle porte era peraltro un momento atteso da tempo a Palazzo Molteni. «Questo progetto per il nostro territorio è importantissimo – ha sottolineato il sindaco Susanna Biondi -: sappiamo tutti benissimo che questa è una criticità molto seria per il nostro territorio, in particolare per quelle vie che storicamente si allagano, e che negli ultimi anni con il cambiamento climatico in corso e le bombe d’acqua sempre più frequenti la criticità si è ampliata, così come si sono ampliate le zone interessate».

«In questi anni sono stati effettuati diversi interventi e investimenti per alleggerire il carico sulla rete fognaria che andava in sofferenza in diverse zone – ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Rigiroli -, ma mano a mano che passavano gli anni si è intensificata la portata dei fenomeni meteorologici, diventati anche più frequenti. È quindi inizaito un lavoro che ci ha portato a fare delle analisi: ora abbiamo un piano di invarianza idraulica che ci ha permesso di capire quali sono le criticità e quali le soluzioni che ci posso portare a fare in modo che questi problemi non si verifichino o comunque si verifichino il meno possibile. Questo è l’intervento degli interventi, sia dal punto di vista economico sia perché è da questo lotto che ci aspettiamo i benefici maggiori: non sarà l’ultimo, ma già così pensiamo di andare a dare una grande mano al sistema fognario».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Gennaio 2024
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